giovedì 24 febbraio 2011

Come fa uno a chiamarsi J?

Per promuovere Several Shades of Why, il disco solista in acustico di J Mascis, la Sub Pop Records sta facendo girare questo buffo video. Una imprecisata donna di mezza età intervista il chitarrista dei Dinosaur Jr, e lui, l'eroe dalla chioma canuta, con i tempi di uno studente universitario fumato, o se volete di Chris Griffin, lemme lemme risponde alle domande e mostra a tale Maureen il suo studio casalingo tutto viola.
Eppure a giudicare da Is it Done e Not Enough, i due singoli che anticipano l'album, in uscita il 15 Marzo, mi sembrava che il Nostro fosse in ottima forma. Ma J Mascis è un idolo vero, ci piace anche così e non sarà mai un meme.



In realtà la signora Maureen è la mamma di Megan Jasper, general manager della Sub Pop. La dolce storia dietro questa apparentemente stupida intervista la potete leggere qui.

(♫) J Mascis - Not Enough
(♫) J Mascis - Is it Done

Affinità-divergenze tra i compagni David Letterman, Jimmy Fallon e René Ferretti

Senza nemmeno provare a cominciare un discorso sull'offerta musicale della televisione italiana che non contempli il termine "disgusto", ripropongo anche qui le splendide esibizioni di Destroyer e Deerhunter al Jimmy Fallon e al David Letterman Show, format di successo, da sempre sul pezzo e sensibili alla "qualità, Stanis, qua-li-tà!" delle band che invitano a suonare dal vivo. In questo caso, artisti autori di due delle migliori uscite degli ultimi mesi.
Ok, gli Stati Uniti sono vastissimi, i canali in tv infiniti e sicuramente anche lì faranno della monnezza. Ma provate a dare uno sguardo al prezioso The Audio Perv. Poi ne riparliamo.


(♫) Destroyer - Downtown


(♫) Deerhunter - Memory Boy

lunedì 21 febbraio 2011

Il cattivo tenente



Conosciuti segnalando per Zero la loro prima data bolognese, il 4 Marzo al Covo.
Presentati in occasione dell'intervista di Maps a Marco Rapisardi, che potete ascoltare qui.
Esaminate le immagini del nuovo video del singolo Il Cattivo Tenente, sparo di apertura del disco Per Proteggere E Servire.
Direi che ci sono sufficienti indizi e tutti tasselli necessari per risolvere l'intricato caso "Prossimo album da inserire nello scaffale punk italiano".

sabato 19 febbraio 2011

Mi chiamo Thom. Mi piace ballare.


Fermi tutti, mettete in pausa The King Of Limbs perché abbiamo un vincitore!
(No, non è Thom Yorke. Lui è solo il meme)


Thom goes indie


Thom Soulja Boy Yorke


Everybody's gone surfin'. Even Thom Yorke.


All The Single Thoms

venerdì 18 febbraio 2011

Homework Festival 9


Breve segnalazione della serata d'inaugurazione di Homework Festival, rassegna bolognese di musica elettronica e arti digitali giunta alla nona edizione che oggi prende inizio con un "pre-party" allo Spazio Sì. Tre live ad indirizzo elettronico tra cui spicca e incuriosisce molto quello dei livensi (m+a). Dai che nonostante la nuvola, figura concept dell'Homework Festival, sembra stia uscendo anche un timido sole su Bologna.


-- Homework Festival 9 pre-party --
Spazio Sì, Via San Vitale 6

TREES OF MINT - live
M+A - live
APES ON TAPES - live
MSTK - djset
WILKINS - djset

mercoledì 16 febbraio 2011

L'ultimo post su James Murphy e non sugli LCD Soundsystem

Sono, ma forse dovrei usare il passato, un appassionato estimatore del look da ultratrentenne-disoccupato-in-fila-all'ufficio-di-collocamento di James Murphy: la tenuta sempre dal basso profilo, la maglia della salute, i capelli non pettinati da giorni, la barba incolta come elementi di disturbo al tono casual dei suoi completi. Certo, pensavo, è il suo stile, sgualcito ma che non fa una piega, oppure, il suo genio non ha bisogno certo della banale coolness per affermare il primato; insieme ad altre amenità di questo tipo che mi giustificassero la devozione, non solo dal punto di vista musicale, per il mago pancione newyorkese.

E così, la prima cosa che ho notato guardandolo nell'ultima apparizione televisiva al Colbert Report, mentre si congeda dalle scene e dichiara la fine degli LCD Soundsystem cantando I Can Change, è stato il viso pulito, sbarbato, privo di quella che gli anglosassoni chiamano 5 o'clock shadow, come mai l'avevo visto prima.


E' la "barba fatta" il vero segno che qualcosa è cambiato in James Murphy?
Quando James Murphy dice "I'm 41, at a certain point it seems it gets embarassing" fa riferimento all'indossare ancora la maglia della salute sul palco?
Ora che gli LCD Soundsystem si sono sciolti, quale sarà il look di James Murphy?
James Murphy in tv, nervoso e impacciato, faccia glabra, giacca e cravatta, è appena tornato da un colloquio di lavoro?
E' James Murphy pronto per una vita in ufficio?
Losing My Edge e I Can Change sono l'alfa e l'omega del personal brand di James Murphy?

Ovviamente su questo e altro quella canaglia di Hipster Runoff aveva già ironizzato e scritto, meglio e prima di me.

(♫) LCD Soundsystem - Losing My Edge
(♫) LCD Soundsystem - I Can Change

martedì 15 febbraio 2011

Bologna spara, gli Smart Cops s'incazzano


Una nuova ghenga si aggira indisturbata in città. Sono gli Smart Cops, quattro attivissimi reduci provenienti da distretti differenti (hardcore, noise, punk, oi!), divise attillate metà punk metà militari, uniti sotto un vecchio distintivo che porta le lettere R'n'R. Suonano punk velocissimo di matrice '77, citano Ramones, Music Machine (!) e il beat nostrano anni 60. Cantano in italiano, raccontano storie di poliziotti goffi e impacciati, agenti casi umani che se la danno a gambe levate piuttosto che inseguire o se ne stanno in panciolle tutto il giorno in commissariato.
L'originale punto di vista che ribalta gli stereotipi anti-militari del punk sembra fare di questi sgherri (intelligenti) una band gag, tant'è che delle loro retate se ne è sentito parlare in giro per l'Europa, gli Stati Uniti (pubblicati dalla Sorry State Records) e persino Israele. Presto si vedranno e sentiranno le gesta anche da queste parti visto che l'album, Per Proteggere E Servire, è appena uscito per La Tempesta Dischi. Il 4 Marzo poi, tutti con le mani bene in vista e faccia contro il muro del Covo!

Se proprio non state nella pelle dei vostri giacchetti, oggi pomeriggio gli Smart Cops saranno al telefono ospiti di Maps, dalle 15.30 con il sottoscritto e Francesco Locane in diretta su Radio Città Del Capo.
E qui c'è l'intervista di Enzo, qualche mese fa, a uno degli sbirri, Marco Rapisarda.

sabato 12 febbraio 2011

La Belle Epop su Radio Città Del Capo

La Belle Epop ritorna alla radio! Con un po' di ritardo sul classico inizio stagionale dei palinsesti, la trasmissione radiofonica, o meglio, il tentativo d'intrattenimento musicale alla radio, comincia oggi la sua quarta stagione. Dopo Radio Facoltà di Frequenza di Siena e Novaradio CittàFutura di Firenze, ad ospitarla quest'anno è Città Del Capo Radio Metropolitana di Bologna.
L'appuntamento è ogni Sabato dalle 17.30 per un'ora di canzoni sui 94.7 e 96.250 Mhz su Bologna e provincia, ovunque in streaming o in podcast su Vitaminic.
I contatti alla diretta radio sono: diretta[at]radiocittadelcapo.it oppure via sms al 348.7649289.

Cambiando il tono da istituzionale a confidenziale, vi confesso che oltre alla pura felicità sento anche il giusto thrill per la nuova avventura, per la prima volta in solitaria, davanti al microfono degli storici studi di Via Berretta Rossa. Da qualche parte bisogna cominciare, una buona canzone mi sembra il luogo migliore. Il resto sarà da sistemare, work in progress for life. E' bene accetta la vostra buona compagnia con richieste, critiche o prese in giro di voi che siete dall'altra parte. A più tardi e buon ascolto!

giovedì 10 febbraio 2011

The end of the libraries is bigger than love

Nel Regno Unito è in corso una civile protesta contro la chiusura delle librerie e le biblioteche pubbliche. Ce ne sono centinaia nell'isola a essere lì sul punto di svuotare gli scaffali.
I motivi sono da ricondurre alla crisi generale dell'economia, incluso il colpo di grazia del successo dell'editoria elettronica. A tutto ciò poi non giovano poi i tagli di budget sulla cultura disposti dal governo Tory. Il giornalista del Guardian Mark Brown tiene il polso di tutta la faccenda nella sezione Culture Cuts.

La protesta degli attivissimi inglesi è fervida, multiforme e capillare: Read and Shout è un chiaro esempio. Evento speciale a difesa delle librerie di Londra a rischio di chiusura: "a live music event, a mini-festival, an evening of sublime indiepop held in the lovely Nettlefold Hall above West Norwood Library. Not only will there be live music, but also speeches and campaigning… making a noise, rather than a ssshhh… letting those responsible know that people still care about their libraries, more than ever."

E guarda chi per l'occasione torna  in Europa a suonare (la carica), tra gli altri? Oh Jens...

(♫) Jens Lekman - The End Of The World Is Bigger Than Love
(♫) Jens Lekman - Do Impossible Things
(♫) Jens Lekman - You Are The Light (acoustic version)

PS. Non sarà lo stesso campo da gioco, ma anche qui in Italia abbiamo i nostri problemi. Protestiamo? Sì, e chi invitiamo a suonare?

martedì 8 febbraio 2011

Gin and tonic youth



Arrivo veramente con l'affanno e il sorriso stampato che ti dà la prima pedalata dell'anno incontro alla primavera a scrivere quel poco che so di questa band chiamata meravigliosamente The Gin And Tonic Youth!. Sono norvegesi, membri uniti di due band (The Low Frequency In Stereo e Hypertext) e hanno pubblicato un album proveniente da un cassetto chiuso abbandonato tra le pieghe del decennio intitolato Novanta. New Times, appena uscito per l'ignota Kleiderman Records, ha nove brani bloccati tra le chitarre dei Pavement, i vecchi esperimenti elettronici di casa Morr e le voci che stanno due passi indietro ai rumori di un'altra gioventù, quella sonica.

E poi c'è White Tight Tights, fragile, spontanea e con quella disattenzione per i particolari che la fa strafottente. La canzone perfetta che ti mantiene tutto in piedi; mentre suona vorresti abbracciarla, reggerti a lei finché l'affanno non svanisce e via via il respiro lo risenti regolare.



(♫) The Gin And Tonic Youth! - Withe Tight Tights
(♫) The Gin And Tonic Youth! - Music From Outer Space
(♫) The Gin And Tonic Youth! - Hands Filled With Glue

venerdì 4 febbraio 2011

My Awesome Spagetti Bolonnaise

Appuntamento da non perdere stasera con i live di due band super italiane che si susseguiranno sul palco del Locomotiv Club di Bologna prima della chiusura con dj set di Dente.
I My Awesome Mixtape sono un nome già affermato nello stivale e in Europa, non hanno bisogno di lunghe presentazioni. Se per stasera avete già preso impegni allora non perdetevi la session dal vivo per Maps oggi pomeriggio su Radio Città Del Capo.
Spagetti Bolonnaise è invece una nuova band che nel breve volgere di questi mesi freddi ha scritto, registrato e pubblicato il primo album per la netlabel 24 Records.
A legare i due collettivi di musicisti la figura del Mancho, al secolo Andrea Mancin, quello che in foto tira allegoricamente la caretta. Ho fatto due chiacchiere con il bassista, batterista, percussionista e chissà cos'altro, per saperne di più a proposito della sua nuova ricetta "ultrapop" e delle prossime che ha in lavorazione.


Dimmi un po', Mancho, come avete inventato il piatto Spagetti Bolonnaise.
- Io e Oliviero Farneti dei Fake P suonavamo insieme in un altro progetto, Pilar Ternera, che è ora in stand by per un po'. Oliviero è una specie di mio idolo musicale, riesce a scrivere dei pezzi magnifici, e aveva appunto un po' di brani dal sapore beatlesiano arrangiati per basso, piano e sax. Anzi due sax, tenore e contralto. Così abbiamo deciso di provare a suonarli con altre persone e abbiamo chiamato i sassofonisti dei Fake P, Guido Bianchini e Paolo Michelazzi, e Elia Domeneghetti, un batterista delle mie parti che è molto bravo. Dopo un paio di prove eravamo già pronti e abbiamo esordito live, poi siamo entrati subito in studio con Andrea Suriani registrando sei pezzi, quelli contenuti in Disco 1.

Una specie di supergruppo, venite tutti da altre esperienze in band già conosciute nel panorama italiano. Ma poi c'è anche una vicinanza di luoghi di origine che vi accomuna.
- Siamo tutti veneti. Oliviero, Guido e Paolo della bassa veronese, Io ed Elia del Basso Polesine. L'importante è essere bassi. Il nostro "centro musicale" è Legnago.

Ok, ma allora perché non avete scelto come nome della band una ricetta tipica del basso veneto invece di Spagetti Bolonnaise?
- Bella domanda! In realtà il nome deriva da un vecchio progetto che avevamo in mente io e Oliviero qualche anno fa, doveva essere una roba molto sperimentale, con membri dei Canadians tra gli altri, ma non si è fatto più nulla. Ci piace molto Spagetti Bolonnaise perché è il piatto italiano più famoso all'estero.

Sì, e poi è un po' quello che ordinano al ristorante tutte le band straniere che fanno tappa in Italia. 
- Sì, diciamo che potrebbe scatenare la curiosità dei gruppi stranieri. Peccato però che in Italia non ci sia nessun piatto che si chiami così...

Hai già citato i Beatles. Quali altri punti in comune nell'ambito del pop sono emersi quando vi siete trovati tutti e cinque in sala prove?
- Milioni di gruppi, poi credo che ad un certo punto si smetta di pensare ai riferimenti e semplicemente si fa qualcosa che piace. In realtà è una domanda che dovresti fare ad Oliviero perché i pezzi che ci porta in sala sono già quasi finiti. Ognuno ci mette del proprio ma a livello di intenzione più che di note.

Te lo chiedo perché il disco non suona affatto modaiolo, sembra guardare a un'altra epoca, quando le canzoni erano composte con la penna e il pentagramma vuoto davanti, i tempi dei grandi classici del pop con i quali poi tutti gli appassionati del genere sono cresciuti.
- Ecco, mi dai l'opportunità di dire una cosa. Lavorare con Oliviero in questo senso è un piacere e un onore. I pezzi sono scritti da lui ed è veramente incredibile vederlo arrivare con gli spartiti di tutti. Nulla è lasciato al caso. Ed è per questo che i pezzi sono facili da suonare bene, è perché sono scritti bene. E' molto facile lavorare così. Poi ovviamente noi mettiamo del nostro e cerchiamo di adattare le parti al nostro stile. Però è molto facile, perché il "lavoro grosso" è stato fatto bene.

Il disco è in download sul bandcamp della 24 Records e ora si può anche comprare al vostro banchetto perché pubblicato con un'altra etichetta, la veneta Vaggimal. Cosa avete in programma per l'immediato futuro invece?
- Adesso ci interessa suonare il più possibile per l'Italia, compatibilmente con i nostri impegni che non sono pochi. Saremo in tour per un po', abbiamo già fissate date a Bologna, Pescara, San Benedetto del Tronto, Roma, Terni, Porto Viro. Venite a vederci perché il concerto è molto bello. E molto vario. Ci saranno pezzi scritti e cantati da me e da Elia, oltre che a quelli dell'EP e altri nuovi di Oliviero che per scrittura e arrangiamento sono addirittura superiori a quelli già editi.

A proposito di banchetti, stasera è la vostra prima data a Bologna. Tu con Spagetti Bolonnaise apri un po' per te stesso, per i My Awesome Mixtape. Come prosegue il fortunato cammino dei MAM? Avete suonato ovunque in Europa, persino su New York avete messo la vostra stellina, e siete tra le poche band italiane invitate a suonare al mega festival texano SXSW.
- Siamo alla fine di questo tour lunghissimo e abbiamo voglia di iniziare a pensare al nuovo disco. Penso ci prenderemo un periodo di pausa per iniziare a pensare ai nuovi brani. Io e Maolo usciremo ad aprile con un nuovo progetto che si chiama Quakers and Mormons [ne avevemo discusso con Maolo qui]. E' un disco di hip hop prodotto da Rico dei Uochi Toki, un lavoro che poi ha lui stravolto in fase di mixaggio. Dovreste sentire come è entrato e come ne è uscito! E saremo in giro quindi anche con questo progetto, abbiamo già un bel po' di date ad aprile... ma ne riparlermo, no?

Certo che ne riparleremo. Ultima domanda: qual è il significato di "zurna infernale"?
- Mah dovrei chiedere a Colas, non ne ho proprio idea. Ti farò sapere!

- event -

mercoledì 2 febbraio 2011

"The guitar amp is in the kitchen, the drums are in the living room"

Visto che poco fa si parlava del disco delle Vivian Girls è impossibile non segnalare l'articolo apparso ieri su Altered Zones a proposito di Rear House Studios, lo studio di registrazione di Brooklyn dove l'album del trio ha presto forma. Leggendo il post, scorrendo tutti nomi delle band che ci han vissuto, registrato, o sono passate anche solo per un barbecue, traspare un po' la magia di questo quartier generale, molto di più di uno studio di registrazione tout court, messo su dalla carismatica figura di Jarvis Taveniere dei Woods. Tra le varie esperienze riportate di gruppi americani ospitati (Vivian Girls, Real Estate, Ducktails, The Beets, Ganglians) c'è anche quella dei "nostri" A Classic Education che lo scorso Ottobre hanno registrato il nuovo album proprio in questo angolo nascosto di New York.

Bacharach Girls


L'avrete letto un po' ovunque, le Vivian Girls hanno in serbo un nuovo album, già il terzo, che segue quelli usciti per In The Red. Il primo boccone, I Heard You Say, è disponibile gratuitamente qui e rappresenta la vera sorpresa della settimana. Nel singolo finalmente tutte le luci puntano alle voci rotonde e alle melodie pulite del trio di Brooklyn, elementi che in passato avevamo solo immaginato con ardore, sommersi come erano da strati su strati di risonanze a bassa fedeltà.
Si potrebbe postulare che il salto nel nuovo sound, più pop e solare, sia tutto merito della "ricca" Polyvinyl, ma non mi sbilancerei prima di aver ascoltato tutto il disco. Il titolo, Share The Joy, come racconta Cassie in questa densa intervista, è un omaggio a Burt Bacharach.
E se queste sono le premesse siamo già pronti con il battimani e una cascata di punti pop da accreditare sul conto delle Vivian quando ad Aprile il nuovo lp sarà fuori.

(♫) Vivian Girls - I Heard You Say