martedì 28 dicembre 2010

I dischi del 2010 de La Belle Epop



Sul filo di lana prima della scadenza dei termini massimi, come l'anno scorso, ecco la tradizionale Top Ten dei dischi del 2010 di questo blogghino. La speranza per il 2011 è avere di nuovo difficoltà nella scelta dei migliori ascolti. Il buon proposito e la promessa è di tornare alla radio.



10 || Twin Shadow - Forget
Forget dà dipendenza. Ariose melodie elettroniche disegnate ad arte da questo dolce ragazzone scongelato dagli anni 80 per indurti ora al sogno ad occhi sgranati ora all'incubo più morboso. Di farmi spingere su questa altalena non sono riuscito ancora a smettere.


9 || Deerhunter - Halcyon Digest
Dovessi presentare il disco in radio - come quelli seri - direi: "Ogni anno è segnato da un disco di pop non convenzionale che diventa simbolo, zeitgeist della stagione musicale in corso. Per il 2010 questa targhetta se l'aggiudica Bradford Cox con il suo lavoro più spiccatamente pop e convenzionale. Loro sono i Deerhunter con Halcyon Digest."


8 || Girls - Broken Dreams Club
Ogni volta che parlo dei Girls temo di sparare delle enormità. Niente di più sbagliato. Niente di più sbagliato tentare di spiegarne, intendo. Basta l'ascolto e qualsiasi orecchio noterebbe la grezza bellezza, la sincerità e la direzione sinuosa delle canzoni che finiscono, in un crash test fuori controllo, dritte al cuore. Le stimmate di classici del pop contemporaneo continuano a comparire anche nel "piccolo" Broken Dreams Club.


7 || His Clancyness - Always Mist
Canzoni che ho portato in giro come si fa con il mazzo di chiavi di casa, ascoltate ovunque e con ogni tipo di supporto (in macchina, a passeggio, in spiaggia, solo e in compagnia). Il mio disco passepartout dell'anno che di speciale ha la semplicità e l'universalità di ciò che esprime. Proprio come come l'appartamento a cui ti affezioni.


6 || Shout Out Louds - Work
Credo che l'ultimo album abbia convinto solo chi conosce bene e da tempo la band svedese. E' una intemperanza da primi della classe che per una volta decidono di scrivere un disco direttamente in bella e di presentarsi all'esame con il solo bagaglio di ciò che sanno, senza preparazione. Work piuttosto che fare l'occhiolino e abbracciarti, ti colpisce allo stomaco e poi ti aiuta a rialzarti.


5 || Wild Nothing - Gemini
Un album per sgattaiolare via di casa nel cuore nella notte e intrufolarsi sotto altre lenzuola. Rifatto oggi, Il Giardino Delle Vergini Suicide avrebbe potuto avere Summer Holiday e Live In Dreams nella colonna sonora. L'unico cruccio che ho è non sapere l'effetto che avrebbe sortito l'ascolto di un album come Gemini dieci anni anni fa, verso i miei diciassette. Uno shock, credo.


4 || Beach House - Teen Dream
Di Teen Dream mi ha steso la facilità di ascolto che non avevo apprezzato nei lavori precedenti della band di Baltimora. E' un disco che galleggia, al rallentatore, per metà in superficie, e che a momenti si rende ben visibile dalla distanza senza l'aiuto del binocolo. In quel momento c'è l'illusione di avercelo a due passi, in realtà rimane inafferrabile.


3 || Darren Hayman and The Secondary Modern - Essex Arms
Essex Arms profuma di Hefner come da tempo non lo faceva un album di Darren Hayman. Questo basta a darmi qualche certezza in più, non solo sull'indiepop inglese, ma proprio nella vita.


2 || The Radio Dept. - Clinging To A Scheme
Con un album così l'unica cosa che ti viene da fare è salire in piedi sulla sedia, sul letto, sul tetto, e applaudire, forte, prima che gli occhi si riempiano di lacrime. Un disco di lunga e complicata gestazione che è stato messo al mondo per prendersi cura di chi lo ascolta. Standing ovation per i suoi genitori.


1 || David Tattersall - Happy For A While
David Tattersall da provinciale orgoglioso se ne sta in disparte qualsiasi cosa faccia. Ma il disco solista di "quello dei Wave Pictures" è un capolavoro di candore, creato con la passione accesa e le mani doloranti con cui si lavorano i prodotti della terra. Quelli che con la pazienza di un anno aspetti di assaporare a occhi socchiusi e che ti fanno felice per un istante.

domenica 26 dicembre 2010

Natale con i tuoi. Fight Night tutto l'anno.


fight night 2010
Se avete già osservato il Rocky Day scaricando e ascoltando Fight Night 2010 - La compilation di I 400 CALCI, allora il monito non è per voi. Se siete invece tra quelli che "ieri era Natale" e hanno preferito che fossero le canzoncine con le campane e film come Una Poltrona per Due o Pomi D'Ottone e Manici di Scopa a riempire i momenti di stallo tra dolce e spacchettamento di regali, allora datevi una mossa e recuperate questa raccolta di canzoni, un'opera contemporanea di estrema valenza musicale e cinematografica.
Nanni Cobretti e soci hanno commissionato ad alcune band di reinterpretare un brano a piacere tratto dalla colonna sonora di un horror o action movie, la risposta è stata una prestigiosa setlist di pezzi in anteprima o esclusiva. Fatevi un regalo, rendetevi delle persone migliori e vigorose fin da subito, "cliccate forte" e scaricate qui. E che lo spirito di combattimento del Rocky Day sia con voi per tutto l'anno.

mercoledì 22 dicembre 2010

Most valuable remix

L'album Clinging To A Scheme degli anti-idoli svedesi The Radio Dept. è già piazzato nella top ten di questo blogghino, la sua posizione verrà svelata a breve. Questa versione della mia preferita, The Video Dept., piuttosto che un remix tout court viene naturale definirla un rimpasto, una calma revisione, con l'aggiunta del sassofono e le percussioni baleariche a segnare un passo dilatato e caldo. Detto ciò, non sorprende che l'autore di questa perla, pubblicata in download gratuito sulla misconosciuta casa editrice e label Emotion, è Martin Hwasser dei -ci mancate ragazzi!- Most Valuable Players. Succedono sempre "cose strane" quando si tratta la materia Radio Dept.

The Radio Dept. - The Video Dept. (Hwasser Remix) by Emotion

(♫) The Radio Dept. - The Video Dept.

venerdì 17 dicembre 2010

Sì A Rock 'n' Roll Party

Mondrian: best kept secret of France



"Ciao, ci chiamiamo Mondrian e siamo una band pop francese" e non molto altro scrivono Roman Oswald e Morning Crash. Allora scopro che dietro il nom de plume Mondrian c'è un duo parigino che con il pittore olandese sente di avere in comune il senso del colore, il minimalismo e l'impalcatura pop. Pretenzioso? A sentire le canzoni di Pop Shop si ritrovano proprio equilibrio, suoni vivaci e strutture non banali ma spiccatamente pop costruite con strumenti semplici come ukulele, banjo, fischiettio e pianoforte. Mi ricordano molto la felicità a basso costo offerta dai The Boy Least Likely To.
Forse la geografia non li aiuta molto, e al contrario di band stellari provenienti dallo stesso lato delle Alpi, non usano quasi niente di digitale. Ma chissà, magari la magia dei "cugini" belgi Austin Lace, una vera sensazione indiepop di qualche inverno fa, potrebbe essere un buon precedente, e questo mini album (sette brani in free download per un po' di giorni, mi scrivono anche questo), piacevole highlight degli ultimi minuti del 2010 da inserire nella cartella dei dischi di indiepop ben fatto di quest'anno, potrebbe avere un seguito.

(♫) Mondrian - Tofu Farmer
(♫) Mondrian - Best Kept Secret

giovedì 16 dicembre 2010

Girls on gladiolus

 

I Girls suonano per la prima volta dal vivo un'emozionata Thee Oh So Protective One, incipit del nuovo EP Broken Dreams Club. Ottoni, mariachi e maracas, e poi, non so se in una tasca dei pantaloni taglio anni 50 di Chris Owens vi sia custodito un santino di Morrissey, ma credo che i fiori che adornano il palco siano proprio dei gladioli.

(♫) Girls - Thee Oh So Protective One

sabato 11 dicembre 2010

Shall I do Blue Monday?

The Divine Comedy - At The Indie Disco (including New Order Blue Monday) live @Locomotiv Club, Bologna
 
Neil Hannnon ieri sera ha regalato, tra tante gioie, anche puri momenti "braga calata" inserendo Blue Monday nel mezzo di At The Indie Disco - bella la disamina di Fluxblog a proposito di questa instant hit. E simpatico il regista del video che al momento giusto punta dritta la camera sulla mirror ball.
Per non dire della cover di Don't You Want Me degli Human League.

The Divine Comedy - At The Indie Disco

Qui una saggia intervista rilasciata dal musicista irlandese all'Unità in occasione del concerto romano.

Welcome to Soda Shop


Avevo appuntato il nome Soda Shop su qualche foglio volante per poi perdere di vista il moniker dietro cui si ritrovano Drew Diver degli Horse Shoes (già band di riserva di Jacob Graham dei Drums) e Maria Usbeck dei Selebrities (di cui parleremo presto).
Soda Shop se volete potete aggiungerli alla lista affiancandoli per poetica e costituzione a coppie più lanciate come Tennis e Summer Camp. Anche qui, la ricetta è semplice: come se per riproporre il fascinoso sound da girl group anni cinquanta, oggi, bastassero giusto un paio di corde pizzicate, glock, una voce docile originata da un etere radiofonico molto vintage e tanto tanto gusto. Hai detto niente.
Questo è il video di Farewell, singolo in uscita a breve per la Shelflife. Certo, se l'incontro e la decisione di formare una band avviene a un concerto degli Embassy, la partenza è già in discesa.



Soda Shop - Farewell

mercoledì 8 dicembre 2010

Twin Shadow is for children

Twin Shadow canta Forget circondato da frugoletti @Kidrockers



Lo sentivo di avere scelto come "nuovo artista preferito del 2010" un tenero hipster dal cuore grande così. Ora ho le prove.

lunedì 6 dicembre 2010

Natale sta arrivando, Jeff Magnum è già passato

E' stato sicuramente un evento inserito all'insaputa delle massime autorità religiose nel calendario delle festività come prologo al Natale l'apparizione di Jeff Magnum su un palco in piena Brooklyn per un concerto improvviso e segreto al cospetto di un centinaio di fortunati e increduli fedeli. Non me lo spiego altrimenti, visto che in dieci anni ciò è capitato solo un'altra volta.

Su International Tapes si può ascoltare parte delle dieci canzoni dall'esiguo ma incancellabile repertorio dei Neutral Milk Hotel che Magnum ha cantato voce e chitarra, e leggere la testimonianza dell'epifania con tanto di separazione delle acque al suo passaggio. Amen.

venerdì 3 dicembre 2010

Buon Compleanno Darren

Se mi ritrovo a cadenza stagionale a scrivere di Darren Hayman è soprattutto perché l'ex leader degli Hefner è posizionato in prima linea nel personale rango di autori di canzoni pop eccelsi, poi l'ammirazione per lui nel tempo ha coinvolto sfere oltre il solo lavoro di musicista. A parte un breve scambio di battute sul suo cane Beulah, non posso dire di averlo conosciuto di persona. Tuttavia le sue ballate sono talmente presenti nella mia lineare quotidianità che mi piace pensare di conoscerlo da tempo, come una specie di zio, o buon vicino di casa, o ex compagno di liceo più grande, che ogni tanto passa da casa a raccontarmi le sue storie.

Qualche mese fa in un post su For Folk's Sake il  cantautore inglese ha scritto del suo rapporto con il collezionismo, tipico del nerd del musicofilo, dei vinili sette pollici. Mi ha sorpreso come, con la solita onestà, Hayman, uno che sul fare dischi ne sa qualcosa - chiedere anche alla Elena e Paso -, dissacri la sua collezione di singoli vinili spiegando quali considerazioni l'abbiamo portato a disfarsene conservandone solo alcuni.

I bought seven inches because I thought I should. I listened to them because I thought I should and then I got bored of getting up and down to turn them over and put on an LP on instead. The Mojo mafia made me think I had to adore these plastic pieces of perfect pop. ‘Perfect pop’ makes me think of the Lightening Seeds and Saint Ettiene and they aren’t adorable at all.

Sport diverso, ma nello stesso campo da gioco, rispetto al collezionare album per i quali un artista ha speso tempo, creatività e soldi, è il download torrenziale di cartelle di mp3 che al massimo occupano in silenzio un disco rigido. E' quello che succederà ai fan di Mr. Hayman che, non contento del recente e ottimo Essex Arms, all'inizio dell'anno partirà con un nuovo progetto dal titolo January Songs.
Un brano al giorno per tutto il mese, composto e lasciato in libero download: chissà quale sarà il risultato complessivo. Come dice lui stesso: "They won't all be good but some might be". Di certo qui si farà fatica a criticare qualora il prodotto non sarà così eccellente come ci ha abituati il vecchio Darren.

Darren Hayman ha appena compiuto quaranta anni. Questo è il suo mordace commento su twitter sulla nuova cifra raggiunta.
Tanti Auguri Darren! (Comunque l'avevamo capito che scherzavi)

Hefner - The Hymn For The Things We Didn't Do
Darren Hayman - Cocoa Butter

We leave the destruction to others and play pop music instead

Se oggi siete cagionevoli di umore non cliccate su nessuno dei due link.

mercoledì 1 dicembre 2010

Dove sono finiti quei giorni danzerecci?

Uscite fuori dai radar, dopo gli ottimi inizi del primo EP omonimo e un seguito un pizzico meno entusiasmante, l'album In Our Space Hero Suits per Wichita, le Those Dancing Days sono tornate. Abbastanza incazzate e meno svedesi che mai.
Buttati i panni da diligenti allieve del liceo musicale e le tag twee e northern soul, le troviamo in anteprima su Spin con il nuovo singolo Fuckarias (in download con tanto di artwork al costo di una email) e l'attitudine da rockeuse consumate.
Se il messaggio che vogliono dare è quello della perdita dell'innocenza, del passaggio dalla categoria barely a totally legal, del "se siamo ancora qui non è per caso", ok, ci sono riuscite. Questa canzone però, non si riesce a canticchiare nemmeno dopo venti ascolti.

Those Dancing Days - Fuckarias

Prima di sospirare ripensando ai bei tempi quando suonavano "sweet as apple-pie pop", rimandiamo le studentesse a Marzo per l'uscita del nuovo LP Daydreams and Nightmares.