domenica 29 maggio 2011

Panacea mixtape

Non hai passato il weekend a Barcellona come il resto della tua timeline di twitter? Hai buttato le chiavi di casa e sei a studiare senza condizionatore d'aria per l'imminente sessione d'esami? Il giorno dopo il sabato non ti ricordi più come si chiama visto che lo passi da anni ormai in hungover?
Non ci sono problemi minori che un mixtape non possa risolvere. Tre in fila poi, i problemi li risolvono tutti.

Tra le sbroccate pagine di Vice si trova un mistone composto da band care da queste parti come Ducktails e Big Troubles. Artwork orrendo, non una grande perizia di mixing ma su Mr. Shankly degli Smiths partono degli ottoni che non-ho-ben-capito-da-dove ma che levati! Qui la playlist, molto eighties.

(♫) WINTER OLYMPICS ‘88 Euromix

Quella che preferisco delle tre è la scaletta di Warm Weather Ghosts messa su da Perfect|Midnight|World. Poco da fare quando senti i Grandaddy che tengono la porta aperta per far passare dei giovanotti come i Real Estate o Cloud Nothings preso a scapaccioni da Pavement da un lato e Black Tambourine dall'altro.

(♫) WARM WEATHER GHOSTS  (altro link)

GorillavsBear lancia la compilation ufficiale del blog per la bella stagione. Di già?! O forse il suffisso -ish starebbe per connotarla come quella ufficiosa? Gli ultimi giorni di primavera sono la versione beta dell'estate?

(♫) SUMMER-ISH mix

sabato 14 maggio 2011

Let's get down together



Idiot Glee, 23 anni, Kentucky. 
Un moderno Beach Boys pigrone alle prese con il soul.
Paddywhack, album di esordio ora su Moshi Moshi.

giovedì 12 maggio 2011

Soldi e sorrisi per Parker Lewis


Stando a quanto traduce google, Parker Lewis, il cantautore svedese dalla cittadinanza onoraria emilana, è tornato a suonare a Stoccolma dal vivo dopo quasi un anno di assenza. Al suo ritorno sul palco aveva una band al seguito e una manciata di nuove canzoni che dovrebbero far parte del secondo album in uscita per l'autunno con Playground, ma che non fatico a immaginare in stampa anche per l'italiana WWNBB. Abbandonate le liriche escapiste da sogno americano e rimpiazzati i sample vintage pop con strumenti veri, pare che il nuovo disco con il cantanto in svedese "is about trying to stand back to back when the ground crumbles and the sky falls down". Il primo singolo sarà Över Kilsbergen. Questa ripresa da PSL invece è la title track Pengar & Leenden. "Soldi e Sorrisi", come fosse un augurio.

mercoledì 11 maggio 2011

Suonala ancora, Eddie Vedder

Eddie Vedder di quelli della sua cricca era il più tranquillo. Durante tutto quel decennio che ora è tornato di moda, i suoi compagni di scena si addormentavano in overdose, e quando andava bene si svegliavano che erano a far colazione in un rehab. Lui al massimo andava in spiaggia con la tavola da surf in spalla e si scolava, tò, una bottiglia di vino rosso. Credo che gli atteggiamenti più grunge che abbia assunto sotto gli occhi dei fan siano state le arrampicate sulle impalcature, a lungo un classico durante i live dei Pearl Jam, o lo sfasciarsi un tamburello in testa. Sì insomma, non proprio un tribuno dell'autodistruzione, il buon Eddie.

Dunque, la svolta menestrella di Vedder non stupisce. E non risale a ieri. Da No Code in poi, cominciando a misurarsi anche con la composizione delle musiche, l'ex benzinaio di San Diego ha scelto i toni dimessi, un sound acustico e dei testi molto riservati, ai limiti del mistico, a tratti, ehm, pucci. Vecchi brani come Sometimes, Wishlist, Soon Forget ne sono la prova.

Ah già, il disco nuovo. Si intitola Ukulele Songs: esce a fine mese, contiene un duetto con Cat Power, uno con Glen Hansard, cover di classiconi d'antan ed è anticipato da Longing To Belong. L'ho ascoltato, non mi svolterà la stagione ma mi piace. E molto. Voglio dire, lo strumento più simpatico del mondo suonato dal rocker più dolce di sempre. Tra qualche anno ce lo ritroviamo all'Indietracks.

Persino il New York Times ultimamente si è concentrato sulla corsa allo strumento hawaiano citando, tra le altre, le esperienze di Stephin Merritt, Amanda Palmer e Tune-Yards. Se non volete leggere l'articolo vi riporto un paio di slogan forti che ne vengono fuori, tipo: "This is the age of the democratization of music" e "Less strings, more melody". E io che esclamo ancora "Alla grunge!".

(♫) Eddie Vedder - Dream A Little Dream
(♫) Eddie Vedder - Tonight You Belong To Me (feat. Cat Power)
(♫) Eddie Vedder - Once in a While

PS: Ecco, poi quando avrete imparato a memoria tutti i testi e la melodie, potete imbracciare il vostro giocattolino e dedicare una a una, a seconda del momento, le Ukulele Songs alla vostra bella. Grazie al prontuario di Eddie.

martedì 10 maggio 2011

I Cani non li fermano quasi mai

Devo ammettere che quando ho ascoltato per la prima volta I Pariolini ho subito pensato ad una gag. Dopotutto si trattava di una richiesta d'amicizia da una pagina senza nessuna coordinata nell'era dello spam su facebook. Il giorno dopo ero lì con mio-fratello-di-diciott'anni a portata di mano e una sua coetanea e ho chiesto loro di ascoltarla. Finita, lui mi ha guardato con la faccia da Che cosa vuoi da me, ha salutato, preso per mano la fidanzatina e infilato l'uscio di casa. 


"Pensavo: se nessuno scrive testi di questo tipo in Italia, forse il problema sono io... e quindi queste canzoni sono proprio delle figuredimmerda, mi vergogno di farle, non ci voglio mettere il nome."

Chi sono I Cani ormai lo sanno tutti. Che poi in verità sono pochi quelli che sanno chi è veramente. Su Soluzioni Semplici c'è la prima intervista e il primo live della nuova Le Coppie. Il video è rigorosamente blurred version, così non li possono fermare.

venerdì 6 maggio 2011

Mentre il blog non viene aggiornato



Mentre il blog non viene aggiornato dicevo, tenta di intrattenere, come da statuto, i suoi dieci affezionati con un mini documentario sullo skateboard. Si intitola Apple Juice e ritrae i ragazzini di New York che all'inizio degli anni 90 gravitano con la loro tavola attorno al celebre negozio Skate NYC e al World Trade Center.
Tra di loro il talentuoso Harold Hunter, divenuto poi famoso anche fuori dalle rampe come il black boy di Kids, film di metà Novanta con adolescenti presi dalla strada, tipo Cloë Sevingy e Rosario Dawson, la cui colonna sonora è piena di Lou Barlow e Daniel Johnston (e potete trovare - occhiolino - qui).