Altro capo di stato, altro magazine, altra vera storia: il settimanale americano Time assegnando il titolo di "uomo dell'anno" al dittatore tedesco spiegò: "the man who for better or worse had most influenced events of the preceding year". La vignetta è tra quelle che Learn Something Everyday pubblica ogni giorno, è comparsa proprio due giorni fa. E' già successo, non è il caso di scandalizzarsi, sembra ricordarci.Non importa se non mi sono fatto una chiara idea sul dibattito riguardo la copertina di Rolling Stone del mese di Dicembre. Dopotutto mi sono limitato a leggere qua e là nel web, ma sposare completamente tesi altrui non ce l'ho nelle corde. L'unico aspetto che mi ha veramente affascinato è la premura con la quale la rivista si è preoccupata di elencare tutti i luoghi dove si è fatto un gran parlare della querelle "Berlusconi Rockstar dell'anno". L'entusiasmo malcelato e la sottile forma di self-celebration hanno stupito solo me?
Sarò condizionato ormai, ma mi sembra di intraveder scendere la bava alla bocca in quegli elenchi di link a pagine web, di sentire sfregare di mani per un successo mediatico tanto agognato. Il colpo in fine è riuscito? Sì, quelle "due copie in più", era tutto lì il "vero senso"?












