martedì 28 dicembre 2010

I dischi del 2010 de La Belle Epop



Sul filo di lana prima della scadenza dei termini massimi, come l'anno scorso, ecco la tradizionale Top Ten dei dischi del 2010 di questo blogghino. La speranza per il 2011 è avere di nuovo difficoltà nella scelta dei migliori ascolti. Il buon proposito e la promessa è di tornare alla radio.



10 || Twin Shadow - Forget
Forget dà dipendenza. Ariose melodie elettroniche disegnate ad arte da questo dolce ragazzone scongelato dagli anni 80 per indurti ora al sogno ad occhi sgranati ora all'incubo più morboso. Di farmi spingere su questa altalena non sono riuscito ancora a smettere.


9 || Deerhunter - Halcyon Digest
Dovessi presentare il disco in radio - come quelli seri - direi: "Ogni anno è segnato da un disco di pop non convenzionale che diventa simbolo, zeitgeist della stagione musicale in corso. Per il 2010 questa targhetta se l'aggiudica Bradford Cox con il suo lavoro più spiccatamente pop e convenzionale. Loro sono i Deerhunter con Halcyon Digest."


8 || Girls - Broken Dreams Club
Ogni volta che parlo dei Girls temo di sparare delle enormità. Niente di più sbagliato. Niente di più sbagliato tentare di spiegarne, intendo. Basta l'ascolto e qualsiasi orecchio noterebbe la grezza bellezza, la sincerità e la direzione sinuosa delle canzoni che finiscono, in un crash test fuori controllo, dritte al cuore. Le stimmate di classici del pop contemporaneo continuano a comparire anche nel "piccolo" Broken Dreams Club.


7 || His Clancyness - Always Mist
Canzoni che ho portato in giro come si fa con il mazzo di chiavi di casa, ascoltate ovunque e con ogni tipo di supporto (in macchina, a passeggio, in spiaggia, solo e in compagnia). Il mio disco passepartout dell'anno che di speciale ha la semplicità e l'universalità di ciò che esprime. Proprio come come l'appartamento a cui ti affezioni.


6 || Shout Out Louds - Work
Credo che l'ultimo album abbia convinto solo chi conosce bene e da tempo la band svedese. E' una intemperanza da primi della classe che per una volta decidono di scrivere un disco direttamente in bella e di presentarsi all'esame con il solo bagaglio di ciò che sanno, senza preparazione. Work piuttosto che fare l'occhiolino e abbracciarti, ti colpisce allo stomaco e poi ti aiuta a rialzarti.


5 || Wild Nothing - Gemini
Un album per sgattaiolare via di casa nel cuore nella notte e intrufolarsi sotto altre lenzuola. Rifatto oggi, Il Giardino Delle Vergini Suicide avrebbe potuto avere Summer Holiday e Live In Dreams nella colonna sonora. L'unico cruccio che ho è non sapere l'effetto che avrebbe sortito l'ascolto di un album come Gemini dieci anni anni fa, verso i miei diciassette. Uno shock, credo.


4 || Beach House - Teen Dream
Di Teen Dream mi ha steso la facilità di ascolto che non avevo apprezzato nei lavori precedenti della band di Baltimora. E' un disco che galleggia, al rallentatore, per metà in superficie, e che a momenti si rende ben visibile dalla distanza senza l'aiuto del binocolo. In quel momento c'è l'illusione di avercelo a due passi, in realtà rimane inafferrabile.


3 || Darren Hayman and The Secondary Modern - Essex Arms
Essex Arms profuma di Hefner come da tempo non lo faceva un album di Darren Hayman. Questo basta a darmi qualche certezza in più, non solo sull'indiepop inglese, ma proprio nella vita.


2 || The Radio Dept. - Clinging To A Scheme
Con un album così l'unica cosa che ti viene da fare è salire in piedi sulla sedia, sul letto, sul tetto, e applaudire, forte, prima che gli occhi si riempiano di lacrime. Un disco di lunga e complicata gestazione che è stato messo al mondo per prendersi cura di chi lo ascolta. Standing ovation per i suoi genitori.


1 || David Tattersall - Happy For A While
David Tattersall da provinciale orgoglioso se ne sta in disparte qualsiasi cosa faccia. Ma il disco solista di "quello dei Wave Pictures" è un capolavoro di candore, creato con la passione accesa e le mani doloranti con cui si lavorano i prodotti della terra. Quelli che con la pazienza di un anno aspetti di assaporare a occhi socchiusi e che ti fanno felice per un istante.

domenica 26 dicembre 2010

Natale con i tuoi. Fight Night tutto l'anno.


fight night 2010
Se avete già osservato il Rocky Day scaricando e ascoltando Fight Night 2010 - La compilation di I 400 CALCI, allora il monito non è per voi. Se siete invece tra quelli che "ieri era Natale" e hanno preferito che fossero le canzoncine con le campane e film come Una Poltrona per Due o Pomi D'Ottone e Manici di Scopa a riempire i momenti di stallo tra dolce e spacchettamento di regali, allora datevi una mossa e recuperate questa raccolta di canzoni, un'opera contemporanea di estrema valenza musicale e cinematografica.
Nanni Cobretti e soci hanno commissionato ad alcune band di reinterpretare un brano a piacere tratto dalla colonna sonora di un horror o action movie, la risposta è stata una prestigiosa setlist di pezzi in anteprima o esclusiva. Fatevi un regalo, rendetevi delle persone migliori e vigorose fin da subito, "cliccate forte" e scaricate qui. E che lo spirito di combattimento del Rocky Day sia con voi per tutto l'anno.

mercoledì 22 dicembre 2010

Most valuable remix

L'album Clinging To A Scheme degli anti-idoli svedesi The Radio Dept. è già piazzato nella top ten di questo blogghino, la sua posizione verrà svelata a breve. Questa versione della mia preferita, The Video Dept., piuttosto che un remix tout court viene naturale definirla un rimpasto, una calma revisione, con l'aggiunta del sassofono e le percussioni baleariche a segnare un passo dilatato e caldo. Detto ciò, non sorprende che l'autore di questa perla, pubblicata in download gratuito sulla misconosciuta casa editrice e label Emotion, è Martin Hwasser dei -ci mancate ragazzi!- Most Valuable Players. Succedono sempre "cose strane" quando si tratta la materia Radio Dept.

The Radio Dept. - The Video Dept. (Hwasser Remix) by Emotion

(♫) The Radio Dept. - The Video Dept.

venerdì 17 dicembre 2010

Sì A Rock 'n' Roll Party

Mondrian: best kept secret of France



"Ciao, ci chiamiamo Mondrian e siamo una band pop francese" e non molto altro scrivono Roman Oswald e Morning Crash. Allora scopro che dietro il nom de plume Mondrian c'è un duo parigino che con il pittore olandese sente di avere in comune il senso del colore, il minimalismo e l'impalcatura pop. Pretenzioso? A sentire le canzoni di Pop Shop si ritrovano proprio equilibrio, suoni vivaci e strutture non banali ma spiccatamente pop costruite con strumenti semplici come ukulele, banjo, fischiettio e pianoforte. Mi ricordano molto la felicità a basso costo offerta dai The Boy Least Likely To.
Forse la geografia non li aiuta molto, e al contrario di band stellari provenienti dallo stesso lato delle Alpi, non usano quasi niente di digitale. Ma chissà, magari la magia dei "cugini" belgi Austin Lace, una vera sensazione indiepop di qualche inverno fa, potrebbe essere un buon precedente, e questo mini album (sette brani in free download per un po' di giorni, mi scrivono anche questo), piacevole highlight degli ultimi minuti del 2010 da inserire nella cartella dei dischi di indiepop ben fatto di quest'anno, potrebbe avere un seguito.

(♫) Mondrian - Tofu Farmer
(♫) Mondrian - Best Kept Secret

giovedì 16 dicembre 2010

Girls on gladiolus

 

I Girls suonano per la prima volta dal vivo un'emozionata Thee Oh So Protective One, incipit del nuovo EP Broken Dreams Club. Ottoni, mariachi e maracas, e poi, non so se in una tasca dei pantaloni taglio anni 50 di Chris Owens vi sia custodito un santino di Morrissey, ma credo che i fiori che adornano il palco siano proprio dei gladioli.

(♫) Girls - Thee Oh So Protective One

sabato 11 dicembre 2010

Shall I do Blue Monday?

The Divine Comedy - At The Indie Disco (including New Order Blue Monday) live @Locomotiv Club, Bologna
 
Neil Hannnon ieri sera ha regalato, tra tante gioie, anche puri momenti "braga calata" inserendo Blue Monday nel mezzo di At The Indie Disco - bella la disamina di Fluxblog a proposito di questa instant hit. E simpatico il regista del video che al momento giusto punta dritta la camera sulla mirror ball.
Per non dire della cover di Don't You Want Me degli Human League.

The Divine Comedy - At The Indie Disco

Qui una saggia intervista rilasciata dal musicista irlandese all'Unità in occasione del concerto romano.

Welcome to Soda Shop


Avevo appuntato il nome Soda Shop su qualche foglio volante per poi perdere di vista il moniker dietro cui si ritrovano Drew Diver degli Horse Shoes (già band di riserva di Jacob Graham dei Drums) e Maria Usbeck dei Selebrities (di cui parleremo presto).
Soda Shop se volete potete aggiungerli alla lista affiancandoli per poetica e costituzione a coppie più lanciate come Tennis e Summer Camp. Anche qui, la ricetta è semplice: come se per riproporre il fascinoso sound da girl group anni cinquanta, oggi, bastassero giusto un paio di corde pizzicate, glock, una voce docile originata da un etere radiofonico molto vintage e tanto tanto gusto. Hai detto niente.
Questo è il video di Farewell, singolo in uscita a breve per la Shelflife. Certo, se l'incontro e la decisione di formare una band avviene a un concerto degli Embassy, la partenza è già in discesa.



Soda Shop - Farewell

mercoledì 8 dicembre 2010

Twin Shadow is for children

Twin Shadow canta Forget circondato da frugoletti @Kidrockers



Lo sentivo di avere scelto come "nuovo artista preferito del 2010" un tenero hipster dal cuore grande così. Ora ho le prove.

lunedì 6 dicembre 2010

Natale sta arrivando, Jeff Magnum è già passato

E' stato sicuramente un evento inserito all'insaputa delle massime autorità religiose nel calendario delle festività come prologo al Natale l'apparizione di Jeff Magnum su un palco in piena Brooklyn per un concerto improvviso e segreto al cospetto di un centinaio di fortunati e increduli fedeli. Non me lo spiego altrimenti, visto che in dieci anni ciò è capitato solo un'altra volta.

Su International Tapes si può ascoltare parte delle dieci canzoni dall'esiguo ma incancellabile repertorio dei Neutral Milk Hotel che Magnum ha cantato voce e chitarra, e leggere la testimonianza dell'epifania con tanto di separazione delle acque al suo passaggio. Amen.

venerdì 3 dicembre 2010

Buon Compleanno Darren

Se mi ritrovo a cadenza stagionale a scrivere di Darren Hayman è soprattutto perché l'ex leader degli Hefner è posizionato in prima linea nel personale rango di autori di canzoni pop eccelsi, poi l'ammirazione per lui nel tempo ha coinvolto sfere oltre il solo lavoro di musicista. A parte un breve scambio di battute sul suo cane Beulah, non posso dire di averlo conosciuto di persona. Tuttavia le sue ballate sono talmente presenti nella mia lineare quotidianità che mi piace pensare di conoscerlo da tempo, come una specie di zio, o buon vicino di casa, o ex compagno di liceo più grande, che ogni tanto passa da casa a raccontarmi le sue storie.

Qualche mese fa in un post su For Folk's Sake il  cantautore inglese ha scritto del suo rapporto con il collezionismo, tipico del nerd del musicofilo, dei vinili sette pollici. Mi ha sorpreso come, con la solita onestà, Hayman, uno che sul fare dischi ne sa qualcosa - chiedere anche alla Elena e Paso -, dissacri la sua collezione di singoli vinili spiegando quali considerazioni l'abbiamo portato a disfarsene conservandone solo alcuni.

I bought seven inches because I thought I should. I listened to them because I thought I should and then I got bored of getting up and down to turn them over and put on an LP on instead. The Mojo mafia made me think I had to adore these plastic pieces of perfect pop. ‘Perfect pop’ makes me think of the Lightening Seeds and Saint Ettiene and they aren’t adorable at all.

Sport diverso, ma nello stesso campo da gioco, rispetto al collezionare album per i quali un artista ha speso tempo, creatività e soldi, è il download torrenziale di cartelle di mp3 che al massimo occupano in silenzio un disco rigido. E' quello che succederà ai fan di Mr. Hayman che, non contento del recente e ottimo Essex Arms, all'inizio dell'anno partirà con un nuovo progetto dal titolo January Songs.
Un brano al giorno per tutto il mese, composto e lasciato in libero download: chissà quale sarà il risultato complessivo. Come dice lui stesso: "They won't all be good but some might be". Di certo qui si farà fatica a criticare qualora il prodotto non sarà così eccellente come ci ha abituati il vecchio Darren.

Darren Hayman ha appena compiuto quaranta anni. Questo è il suo mordace commento su twitter sulla nuova cifra raggiunta.
Tanti Auguri Darren! (Comunque l'avevamo capito che scherzavi)

Hefner - The Hymn For The Things We Didn't Do
Darren Hayman - Cocoa Butter

We leave the destruction to others and play pop music instead

Se oggi siete cagionevoli di umore non cliccate su nessuno dei due link.

mercoledì 1 dicembre 2010

Dove sono finiti quei giorni danzerecci?

Uscite fuori dai radar, dopo gli ottimi inizi del primo EP omonimo e un seguito un pizzico meno entusiasmante, l'album In Our Space Hero Suits per Wichita, le Those Dancing Days sono tornate. Abbastanza incazzate e meno svedesi che mai.
Buttati i panni da diligenti allieve del liceo musicale e le tag twee e northern soul, le troviamo in anteprima su Spin con il nuovo singolo Fuckarias (in download con tanto di artwork al costo di una email) e l'attitudine da rockeuse consumate.
Se il messaggio che vogliono dare è quello della perdita dell'innocenza, del passaggio dalla categoria barely a totally legal, del "se siamo ancora qui non è per caso", ok, ci sono riuscite. Questa canzone però, non si riesce a canticchiare nemmeno dopo venti ascolti.

Those Dancing Days - Fuckarias

Prima di sospirare ripensando ai bei tempi quando suonavano "sweet as apple-pie pop", rimandiamo le studentesse a Marzo per l'uscita del nuovo LP Daydreams and Nightmares.

lunedì 22 novembre 2010

Cristallizzati da Damon Albarn

Chitarra acustica, piano e xilofono, i Gorillaz, in visita negli studi di BBC Radio 1 Live Lounge regalano ai loro fan e a quelli degli xx una versione se possibile ancora più sentimentale del luttuoso giro di accordi di Crystalised.
Aiutatemi voi, ma non mi vengono in mente molti nomi di chiarissimi illuminati del pop contemporaneo che avrebbero potuto avere la faccia tosta di scegliere un pezzo così recente, di una band dall'hype ancora così ad alte quote, e farne una cover, fedele all'originale ma elegantemente in acustico. Non molti nomi, a parte Damon Albarn e Albarn Damon.



Gorillaz - Crystalised (The xx cover)
The xx - Crystalised
The xx - Crystalised (Edu Imbernon remix)

venerdì 19 novembre 2010

Come si può dire Yuck?

Si può dire casino? Si può dire casino shoegaze? Si può dire casino shoegaze organizzato? Si può dire casino shoegaze organizzato in melodia? Si può dire eccessivo casino shoegaze organizzato in melodia? Si può dire eccessivo e malato casino shoegaze organizzato in melodia? Si può dire eccessivo e malato casino shoegaze organizzato in melodia senza inizio né fine? No, non si può dire?



Yuck - Rubber

mercoledì 17 novembre 2010

Adottiamo i Cats On Fire


Cercasi batterista non troppo ricco e nuova casa discografica con tanti soldi.

E' l'austero Mattias Björkas che alla sua maniera, senza mezzi termini e la voce che sembra sempre sul punto di rompersi, recita l'annuncio. Il vecchio batterista Henry Ojala lascia i Cats On Fire per dedicarsi a tempo pieno all'ottimo progetto, tra Stereolab e Camera Obscura, Burning Hearts e lavorare insieme a Jessika Rapo (Le Future Pompiste) sul secondo album per Shelflife.
Dopo Dealing In Antiques, disco di cover, bside e inediti uscito quest'anno, il rapporto dei nostri preferiti finlandesi con la "leggendaria" etichetta indie, la connazionale Johanna Kustannus, ora inglobata nella Universal, finisce.  

"So, if you are a drummer or someone with a lot of money then feel free to send us an email and we can discuss". Mera questione monetaria a parte, conosco un paio di persone che potrebbero fare al caso suo.



Cats On Fire - Your Woman (White Town cover)
Cats On Fire - The Smell Of An Artist
Burning Hearts - I Lost My Color Vision
Burning Hearts - The Letter (Arthut Russel cover)


Momento "Oddio": alla voce Cats On Fire dal disco rigido è venuta fuori a tradimento questa puntata di "Take One", rubrica all'interno di Subway, storico programma musicale di Radio Facoltà di Frequenza condotto dal buon maestro Gianluca Lebani, e prima esperienza radiofonica del sottoscritto.
Con un pizzico di nostalgia e, ehm sorry, zero vergogna, eccola qui.

Take One #7 - Cats on Fire by la belle epop

martedì 16 novembre 2010

Cults: no, per dire

Lei potrebbe non sembrare umana ma canta come tale, il suo nome fa Madeline Follin ed è quella dei Cults. I Cults dopo solo un solo singolo hanno recentemente firmato un contratto per la pantagruelica Columbia Records. Il disco che esce in primavera è prodotto da Shane Stoneback, già in studio con la prima Britney, l'ultima MIA, Vampire Weekend, Sleigh Bells e Magic Kids. No, per dire.



"Per vedere" invece, c'è questa clip segnalata e commentata dalla solita ottima Yourstru.ly, che ritrae Cults e Guards, misteriosa band parallela di cui avevamo già pontificato, dal vivo durante l'ultimo CMJ.

Cults - Go Outside
Cults - Most Wanted

giovedì 11 novembre 2010

Call me Mr. Blue

Prima di averlo tra le mani e dirvi che sensazioni si provano ad ascoltare a bocca aperta, lentamente, una volta dopo l'altra, immaginando di sgranare un rosario, Broken Dreams Club, il nuovo EP dei Girls (di cui avevamo già anticipato), qui ci si continua a meravigliare per ogni cosa venga dalle dita sensibili e la voce svagata di Chris Owens.
Oggi si tratta di una cover di Mr. Blue, una hit del 1959 dei The Fleetwoods.



The Fleetwoods - Mr. Blue

domenica 7 novembre 2010

Sunday Morning Réveil

Le fragole di Oxnard

Nick Hessler, teenager nella capitale mondiale delle fragole, zona poco hip della California, suona come se il mondo si fosse fermato venticinque anni fa, con i Cure per un bellissimo errore a incidere per la Creation.

mercoledì 3 novembre 2010

Famiglia o band?


Il titolo del nuovo singolo degli Acid House Kings, Are We Lovers Or Are We Friends?, l'altro giorno in radio ha suscitato qualche mezzo sorriso. Così a prima vista, il classico interrogativo sul quale una volta o due nella vita chiunque si è dannato.
Ma farmi leggere con una nuova luce il titolo che segna il ritorno dopo sei anni di silenzio della band storica del pop scandinavo di casa all'etichetta svedese Labrador, c'è questo post di Devotion che tira in ballo l'aspetto privato dell'essere in una band da vent'anni: crescere con lei, diventare adulti, mettere su una famiglia e riprendere (o meno) gli strumenti in mano.

"It has been six long years ago, pop-orchestra Acid House Kings released an album. Meanwhile, the members - each in his own way - had time to get married, have children, become his partner and the one with the other. One has lived a very happy family life so is no longer interested to the music scene. The quartet is therefore now a trio."

Acid House Kings - Are We Lovers Or Are We Friends?
Acid House Kings - This Heart Is A Stone

domenica 31 ottobre 2010

Hallowild Nothing

Quando poche ore fa con una email è partito il contest, Enzo mi ha bruciato sul tempo. La gif è composta da questi recenti scatti di Giulia Mazza a Jack Tatum, meglio conosciuto - e atteso a breve da queste parti - come Wild Nothing. Molto basic a dire il vero, pensavo di fare venire fuori qualcosa di simile ai lavori del fotografo messicano Jaime Martinez, autore di fuckyoudraculas e vero mago nel settore delle gif animate. Non mi sono vagamente avvicinato. Il calembour nel titolo invece, tutta farina del mio sacco.

Sunday Morning Réveil

Arrivederci October

Se le sorelle svedesi First Aid Kit fossero dei maschietti e avessero feeling con i synth leggeri ed evocativi probabilmente suonerebbero come questi due giovani di Leichester. Con una buona inclinazione per le atmosfere albeggiati e con il nome di Hot Horizons i fratelli McCarthy publicheranno per Zarcorp il loro primo singolo, October.


sabato 30 ottobre 2010

Halloween per principianti

Premesso che sono disponibile e con la valigetta dei dischi già sull'uscio di casa, ecco un paio di dritte nel caso in cui state dando il vostro frivolo party di Halloween ma non avete ancora assoldato un dj per la serata.
All'inizio, quando i bicchieri sono pieni e il ghiaccio non ancora sciolto, il Gorilla vs. Bear Halloween 2010 Mix è quello che ci vuole. Brani d'atmosfera giusta per introdursi, scambiare due chiacchiere tra zucche e candele e lanciare le prime occhiate a vampiri e zombie.
Non indugiate troppo e pronti con il cambio di registro per il via alle danze. Il blog Kitsune Noir viene in aiuto ai lettori con delle raccolte per la festa di Halloween che, tra tamarrate black, pezzi obbligatori e chicche, farebbero muovere anche, ehm, i morti.
Via con il download degli ultimi tre Hellaween mixtape!


Se invece gli invitati siete voi, ma ancora indecisi sul travestimento da adottare, AUX.tv vi fornisce l'idea. Da Morrissey a Nick Cave, ci sono un po' di maschere dei vostri idoli - già tremende così - da stampare e indossare. Persino il novello Diamond Rings e una impressionante M.I.A.!
Let's get this Halloween party started!



Chiudo con il video splatter pop, intonatissimo quindi con la festa americana, de La Sera, il progetto solista della "rossa" delle Vivian Girls Katy Goodman. Il singolo Never Come Around esce tra poco per Hardly Art e sarà per metà insanguinato.

La Sera - Never Come Around
[via]

venerdì 29 ottobre 2010

Skinner Mike, presente?


Ammetto che di hip-hop non so nulla. Ho ascoltato poco persino gli album che vengono definiti all'unanimità imprescindibili e ogni volta inseriti nelle classifiche decennali.

Di Mike Skinner, voce e mente unica dietro The Streets, invece, so tutto. L'originalità delle basi sotto dei testi di facile comprensione e di argomento non convenzionale, il costruitissimo accento cockney, l'aspetto del normale ragazzo di provincia con la maglia del Birmingham e il sorriso da joker, l'anticonformismo del bianco che fa rap, hanno esercitato un certo fascino su di me, ascoltatore di tutt'altro. Se Skinner Mike - mi piace chiamarlo così, come fosse un distinto scolaro - avesse scritto, oltre a quattro album, di cui i primi due veramente belli, anche libri o girato film, sono certo li avrei tutti e non li abbandonerei mai alla polvere negli scaffali.

Seguire il suo account su twitter l'anno scorso è stato uno spasso. Venivano fuori tutte le news sul progetto The Streets in anteprima e, cosa più interessante, una lunga serie di singoli in free download (qui) sono stati forniti ai suoi follower. Poi, di punto in bianco, Skinner ha smesso di aggiornare ed è sparito, per un anno.

Qualche giorno fa invece è ricomparso: un nuovo sito, il video di Trust Me, un podcast, e in alto a destra, un misterioso conto alla rovescia. Verosimile che il countdown segni l'uscita di un nuovo album all'inizio del 2011, il titolo già si sapeva: Computers And Blues.

Nel manifesto Mike, piuttosto invasato, scrive che il disco è l'ultimo a nome The Streets e che sarà "all about dancing and CHATTING SHIT. 45 minutes of 130 bpm style straight spittin. one more banger. dancing music to drink tea" oltre che "dark and futuristic". I brani in scaletta corrispondo a molte delle "twitter songs". C'è perfino un pre-order ma senza una vera data di uscita. Insomma, manca l'ufficialità. Lunghe attese, silenzi, mezze notizie, diversi i punti ancora oscuri. Skinner Mike, ci illumini please.



The Streets - Trust Me
The Streets - Fit But I Know It
The Streets - Let's Push Things Forward

giovedì 28 ottobre 2010

Quella degli Xx è la più facile


Chi l'ha detto che le opere realizzate con MS Paint siano per forza dozzinali e scialbe? Su Microsoft Paint Album Cover si collezionano le copertine degli album rifatte con il più semplice programma di grafica, vecchio ormai di venticinque anni. A me, incapace in materia, sembrano tutte piuttosto difficili da riprodurre. A Hard Day’s Night dei Beatles, per esempio. Ammirazione per quella di Wolfgang Amadeus Phoenix e Friend Opportunity dei Deerhoof. You Turn Me On dei Beat Happening la trovo molto azzeccata, più naïf dell'originale potrebbe piacere anche a Calvin Johnson.
Non eguaglierà il successo di Animated Albums ma anche questa idea suscita molta simpatia. 

[via intweetion]

mercoledì 27 ottobre 2010

CMJ New York: cinque giorni di foto

In attesa di sentire le storie e leggere i resoconti dettagliati dai palchi dove si sono esibite le band italiane (A Classic Education, The Calorifer is Very Hot, Calibro 35, Porcelain Raft) ci guardiamo - giusto con un pizzico di invidia per chi c'è stato - il CMJ di New York attraverso le foto scattate per Vogue da Giulia Mazza che dei beniamini A Classic Education oltre che la tastiera è anche l'occhio fotografico.

UPDATE: Come ci auguravamo stamattina ecco che vengono fuori le prime testimonianze. Qui una recensione, con galleria fotografica annessa, del primo dei sei concerti che gli A Classic Education hanno tenuto nella Grande mela e qui sul blog di Porcelain Raft, pensieri sparsi al suo ritorno dal CMJ.

lunedì 25 ottobre 2010

Heartbreaker Girls

Tra sogni infranti e cuori sciupati, l'ultimo lunedì di Ottobre viene salvato da questa anteprima. Heartbreaker è la premessa ufficiale al nuovo EP dei Girls, Broken Dreams Club, di cui avevamo dato notizie ufficiose qui. Il free download del brano sul sito della Turnstile, etichetta che aveva pubblicato anche il precedente lavoro, è accompagnato da un manoscritto di Chris Owens ricolmo di gratitudine per i fan ai quali l'album stesso è dedicato.

"We couldn’t have made this record without you. So this is our gift to you, our way of saying thank you for giving us the chance to work at the level we’ve always wanted to and a taste of things to come. We really couldn’t have done this record without each one of you."

Girls - Heartbreaker

domenica 24 ottobre 2010

Sunday Morning Réveil

Darker than soul

I Guards erano finiti sulla compilation estiva del blog con la fulminante Dont Wake The Dead, disponibile sul bandcamp. Sarà stata la solita provvisoria sbandata ma il loro pop retrò, il soul dai toni sinistri e gli echi di voci sovrapposti mi ha ricordato le cose meno potenti dei Tv On The Radio. Con un bel po' di curiosità attorno, questi newyorkesi, fino ad allora senza volto, hanno debuttato dal vivo l'altro giorno su un palco del CMJ, la maratona di concerti corsa questo weekend nella Grande mela. La prima uscita della band aprirà l'attività della Small Plates Records, nuova etichetta gestita dai blog I Guess I'm Floating e yvynyl.

venerdì 22 ottobre 2010

Se tu c'avevi pensato loro l'hanno fatto

Negli Stati Uniti quando si ammanigliano con la materia musica non solo sono bravi a fare i fighi, lo sono per davvero. Come quando fanno sapere che c'è in programma un concerto dei Deerhunter a Chicago ma lo tengono segreto fino a due giorni prima. Ti danno qualche indizio sul luogo dove si terrà e tirano fuori i dettagli, tra cui il prezzo, praticamente nullo, gratis. Rimettendo insieme i pezzi: concerto gratuito del gruppo autore di un album tra i più belli dell'anno nell'anonimo spazio metropolitano al riparo di un sottopassaggio a pochi metri dal fiume della città. Beat that!



L'idea di cui sopra si chiama Secret Generator Series ed è alimentata da Urban Outfitters e Levis' con le telecamere di Yours Truly. Il secondo concerto è stato a Boston con protagonista Neon Indian.

mercoledì 13 ottobre 2010

Eau d'Air France


E' sempre molto divertente ricevere le news dagli Air France. Voglio dire, non hanno un sito ufficiale, le notizie arrivano da facebook tramite un'amica che cura la loro pagina e l'oggetto di queste è di solito squisitamente frivolo. Tipo, partecipazione come dj a party privati in alberghi lussiosi di New York, o la segnalazione di un documentario su uno studente americano rinchiuso in un monastero in India dove compare un loro vecchio brano.
L'ultima imprescindibile notizia è questa: premettendo la loro avversione a prestare la loro opera per le pubblicità, si dichiarano talmente toccati dalla campagna di Les Ettes per un profumo francese non alcolico con testimonial d'eccezione una atleta delle nevi austriache, che non hanno potuto dire di no.

As you probably know, Air France strive to avoid commercial projects,
but when it comes to things that touch their hearts they cant avoid it.
This little film for the beautiful French perfume makers Les Ettes
includes Air France's song Introduction.

Come si fa a non volergli bene? Io gliene voglio tanto, sempre di più e qui ci sono un paio di prove. Ecco il toccante video, soundtrack degli Air France.

martedì 12 ottobre 2010

Certezze alla radio


- Polaroid: lo saprete già tutti, è cominciata la decima stagione di Polaroid alla radio. Volevo solo osservare che se fosse un bambino andrebbe quasi alle medie. Qui il podcast!

- Evviva: La Cantina del Rock, la storica "radiofanzine" di Radio Facoltà di Frequenza ha ricominciato a trasmettere on air. I nostri vecchi compagni di palinsesto ai tempi della radio universitaria di Siena, si sono trasferiti sull'etere di Radio Popolare Roma. Quale migliore apertura di danze di It's ok dei Dead Moon? Qui il podcast!

- Spam: Maps l'appuntamento quotidiano con musica, interviste, live, risate e chiacchiere del pomeriggio di Città Del Capo Radio Metropolitana è in onda già da qualche settimana. Sul multicolore blog della trasmissione ho il piacere di firmare una nuova rubrica intitolata Leggi Ascolta Crepa ovvero l'm-blogging per tutti.

- Sunday Girls: sono tornate anche le eleganti ragazze della domenica. Un programma radiofonico per una giornata banale, come la definiscono loro, colto e pieno di buone canzoni, interessanti segnalazioni, dai toni pacati. Preppy style inside. Qui il podcast!

- "Colui senza il quale tutto questo non": a partire dal 2005 ogni Ottobre si è festeggiato il John Peel Day. Quest'anno ho notato poco calore attorno alla giornata dedicata al presentatore radiofonico, giornalista e talent scout mito della BBC.
Interessante la riflessione a distanza di sei anni dalla morte sulla webzine The Line of Best Fit, dai toni piuttosto pessimistici però. A tirarli su in chiusura di articolo un meraviglioso podcast con un collage di brani presentati in anteprima nelle sue trasmissioni.

- Sabato scorso avrebbe compiuto settant'anni. Se fosse ancora vivo che anziano sarebbe John Lennon? Emmebi ha provato a immaginarlo. E come suonava la radio a New York il giorno in cui fu ucciso? Proprio così. (via)

mercoledì 29 settembre 2010

Oh hell, I married an indiepop girl

Possibili risvolti della vita di coppia ai tempi della scena. Se ascoltate i Belle and Sebastian, collezionate i singoli dei Go-Betweens e siete in età da marito, be', siete avvisate.



lui - Tutti i nostri soldi vengono spesi per singoli 7 pollici, cardigan e viaggi attorno al mondo dove incontri sempre la stessa gente e le stesse band che hai visto ai concerti precedenti!
lei - Forse se tu fossi un po' di più carino loro potrebbero anche essere tuoi amici...
lui - Forse tu saresti più felice se avessi degli amici con il nostro stesso codice postale... E non toccare i miei album di Katrina and The Waves, dopotutto loro SONO indiepop!

The Hidden Cameras - Music Is My Boyfriend
CSS - Music Is My Hot Sex
[via]

martedì 28 settembre 2010

Ragazzini magici


I Magic Kids si erano guardagnati le credenziali giuste con il singolo bomba Hey Boy, una vera calamita che costringe a piantare parallele le anche per terra, piegare le ginocchia e agitarsi (guardateli qua). Surf, in una sola parola. Dopo tanta attesa arriva Superball per la Fat Possum, altro spaccapista che avevamo inserito nel mistino estivo di questo blog. Poi alla fine dell'estate i maghetti hanno vuotato il cilindro. Il contenuto è profumato e divertente: Memphis, è un album che non ha bisogno di essere elaborato, pronto per entrare in testa facendo breccia al minuto zeropuntouno. Fin troppo debitori del retro-pop costruito su muri di violini, fiati e coretti ficcanti asessuati, questi discendenti di Peter Pan devono avere una sana ossessione, e ben venga che non ne facciano mistero. Hanno ricreato uno loro mondo di surf-pop anni sessanta, con Brian Wilson a svegliarli al mattino e Phil Spector a scartare chewingum per colazione. Da masticare, sputare, riscartare e masticare all'infinito. Non è proprio questo il punto del pop?

Se non li avete mai ascoltati prima d'ora, non sarà questo video girato da Yours Truly in uno scantinato con la compagnia di Chris dei Girls e Max degli Smith Westerns a farvi innamorare di loro. O forse sì. In ogni caso un sorriso ve lo stamperà facile sul viso.



I Magic Kids suoneranno in Italia il 17 Ottobre al Rocket di Milano.
Poi se vi piacciono potete chiamarli per le feste dei vostri figli, cuginetti o nipotini.

Magic Kids - Hey Boy
Magic Kids - Cry With Me Baby

lunedì 27 settembre 2010

Broken Dreams Club


Potrebbe trattarsi di bufala, però quando ci sono di mezzo i Girls val bene rischiare di dare la notizia nonostante la penuria di fonti. According to Magicrpm.com, quella lì sopra è la cover di Broken Dream Club, il nuovo mini album che il duo californiano dovrebbe sfornare il 15 Novembre. La traccia che dà il nome alla prossima breve uscita si era già sentita l'anno scorso per KDHX, una indipendent radio del Missuri, insieme ad altri tre brani che poi non sarebbero finiti su Album.


Con un testo da farne innamorare Johnny Cash, Broken Dreams Club è qui suonata per le session acustiche di Sans Piles e definita da Chris Owens come una delle sue preferite e più sentite.

Girls - Broken Dreams Club (acoustic version)

giovedì 23 settembre 2010

Sayonara Summer

L'estate è finita. Da un pezzo per il mio calendario, da qualche ora secondo quello solare. Nel tentativo, non troppo convinto e del tutto personale, di chiudere con un certo mood, questo demo lo vedrei bene in coda alla lunga parata di band a breve scadenza i cui giganteschi tag, lo-fi pop surf shoegaze, hanno invaso i blog musicali negli ultimi mesi.
Un nome ingooglabile, Friends; un provenienza improbabile, Giappone; un tiro invidiabile anche se si tratta di quattro brani lasciati lì in croce all'epoca di bandcamp. Dei Pains Of Being Pure At Heart nell'euforia da party in spiaggia (o Big Troubles, per rimanere sul pezzo), con lo sfondo di una notte di fine estate che scende a sipario attenuando i colori degli elementi naturali che incontra e confondendoli tra di loro. Proprio come le onde di fuzz della chitarre di questi ignoti investono e ovattano le loro stesse voci di eroi per una notte.

<a href="http://friendsjp.bandcamp.com/album/demos">Demos by Friends</a>

Friends - Saturday
Friends - Make It Better

giovedì 16 settembre 2010

Nextech Festival 2010

Senza saper troppo leggere né scrivere sulla materia vado a sentire e vedere quello che questo fine settimana offre il Nextech Festival. La rassegna di "musica elettronica e ambiente visivo", giunta alla quinta edizione, prenderà oggi il via per tre sere nello spazio della Stazione Leopolda di Firenze.
Sfogliando il programma, come un bambino alla prese con un libro dai segni grafici sconosciuti, riconosco solo le figure di Erol Alkan (sì, quello che sta al mash-up come l'apostolo Giovanni alla religione cattolica) e Lali Puna (sì, quelli dell'indietronica tedesca che una volta portavamo tutti sul palmo della mano). Per il resto, curioso di sentire We Love (una musicista e un designer italiano che hanno stregato Ellen Allien) e l'ennesimo side project di Blixa Bargeld (ex Einsturzende Neubaten e Bad Seeds), accetto suggerimenti e mi dichiaro pronto a tutto. Male che vada ballo.

domenica 12 settembre 2010

Sunday Morning Réveil

"Dai cerbiatto, fammi dire le mie stronzate da mago"


No, non "siamo fanatici dell’oikos", almeno non stasera, ché non si può mancare alla riapertura di Zuni per il live di presentazione del nuovo album dei Uochi Toki, in uscita il 17 Settembre con La Tempesta.

Qui i video alternativi di permettedomi artifici spontanei e sul myspace l'ascolto di dando origine al più incomprensibile dei mali, altra traccia di Cuore, Amore, Errore, Disintegrazione.

venerdì 10 settembre 2010

The Mare of nostàlgia

Ricordate l'indiepop svedese? Sì dai, quella deriva geografica di pop a bassa fedeltà che faceva (fa) rima con unicorni, arcobaleno, glockenspiel, Enzo Polaroid e ♥. Qualche anno fa quell'angolo di Europa era così prolifico di band che c'era bisogno del badile per portare a casa i dischi che affollavano le pagine della webzine italiana di settore. Ora basterebbe un cucchiaino, purtroppo.

The Mare credo sia una di quelle band che oggi dimenticherei nel tempo di un caffè al bar, se non fosse che sulla scena ci sono da svariati anni e album. Di loro ho memoria sin dalle cronache di Emmaboda. Quindi, come si dice in altre scene, respect.
Scopro ora che i quatto ragazzi di Stoccolma stanno per uscire con il classico mini album su micro etichetta appena nata. La Leopard Up A Tree pubblicherà il nuovo I'm So Happy EP alla fine del mese e la title track ha le carte buone (chitarre saltellanti, melodia su tre accordi con ghirigori di tromba, video) da giocarsi al tavolo dei migliori singoli di genere degli ultimi tempi di magra indiepop. Nostàlgia.