giovedì 29 dicembre 2011

I 10 dischi del 2011 de La Belle Epop


Che bello rispettare la tradizione della classifica dei dischi più sentiti dell'anno. Mi diverto sempre a stilarla e cercare in poche frasi di riassumere l'album in sé o quel poco di personale dentro gli ascolti. In contemporanea sulle pagine di Maps ci sono anche le mie classifiche di tante altre cose legate alla musica targata 2011. Buon anno!


10. Destroyer - Kaputt (Merge) 
Se guardi tutto intorno nella Grande Vallata del Grande Indie troverai tra tanti un canadesi un tizio dai tratti mediterranei, un cavaliere senza armi, poeta romantico che dopo anni di tentativi di scrittura è arrivato a rasentare la perfezione nell'equilibrio tra pop, arrangiamento orchestrale e liriche. L'eleganza di Kaputt non ha rivali.


9. tUnE-yArDs - w h o k i l l (4AD) 
Il 2011 lo ricorderò come l'anno dagli ascolti più WTF. Tra i vari dischi che non avrei dovuto ascoltare questo è il più bello e merita di comparire in classifica. Rock, rnb, afro, funk e folk mescolati con un ukulele e impastati con la voce primitiva di Merill Garbus, una ragazza prodigio che ha scritto un album dal suono astratto come il fango delle Slits.


8. Smith Westerns - Dye It Blonde (Fat Possum) 
"Mi devo ricordare di metterlo tra i dieci": era solo Gennaio e questa prova in hi-fi degli Smith Westerns mi aveva già steso. Hanno mandato un po' troppo a memoria i dischi dei Beatles? Sono la versione instagram dei T. Rex? Who cares? Quest'album è dinamite, e conviene posare il cervello sul comodino prima di premere play e farsi questo viaggio in bmx tra bellissimi ventenni americani, tra i loro capelli lunghi, le loro facce immacolate e i jeans strappati alle ginocchia.


7. Ganglians - Still Living (Lefse) 
Essere tutto insieme, hippie, slacker, hipster, surfers, rocker e punk mettendo tutti d'accordo è la prima impresa dei Ganglians. La seconda è aver scritto un disco come Still Living di cui non ho sentito un solo commento negativo a riguardo. Sono la più preziosa perla nascosta delle baie californiane.


6. Twerps - Twerps (Underwater Peoples/Chapter Music) 
"Tengono insieme con lo spago più sfilacciato che potete immaginare il kiwi pop, le proverbiali chitarre a bassa fedeltà dei Novanta e secchiate di malinconia da Smiths o Wedding Present. I Twerps suonano ogni canzone come fosse l'ultima e stessero già per congedarsi in silenzio dalle scene, con una devastante gentilezza. Da ovunque li guardi sono vulnerabili: voci instabili, cori avvinazzati, rime incompiute, chitarre storte, un passo che inciampa nelle code strumentali, riferimenti al passato ingenuamente telefonati, tanta, troppa sincerità per essere veri. Un disco che pensi subito a che posto piazzare tra i migliori dell'anno.*"


5. Balkans - Balkans (Double Phantom) 
Disco esplosivo, una polveriera clamorosamente fuori dai radar della critica specializzata. Non so perché, come non so se con questa prima prova si sono già bruciati i colpi a disposizione. Se così fosse, tanto vale amarli qui e ora. Era stato uno dei Rolling Stones a dire che dal cervello non è mai venuto fuori alcun tipo di rock 'n' roll, ma è da, ehm, altri organi meno nobili che prende vita? Ecco, i Balkans questo lo sanno benissimo.


4. The Drums - Portamento (Moshi Moshi) 
Da next big thing a mestieranti del pop. Scrivetelo voi, con gli occhi di Morrissey puntati addosso, un secondo album così.


3. Girls - Father, Son, Holy Ghost (True Panther) 
Il miglior disco dei Girls non lo ascolteremo mai. Chris Owens è troppo concentrato a fare a pugni con il proprio stomaco e scriversi le canzoni addosso. O a regalarle ai suoi miti, o al massimo alle sue ragazze. Anche questo, nonostante spazi tra generi musicali così tradizionali da far sentire al sicuro anche i più vecchi zii d'America, è un disco tremendamente personale. E si guadagna ancora una volta il podio.


2. Yuck - Yuck (Fat Possum) 
E' il debutto dell'anno perché se è vero che nel 2011 le chitarre anni 90 sono tornate di moda allora gli Yuck hanno dettato il tempo di questa tendenza, senza mai voltarsi per controllare quanti ce n'erano dietro. Dell'emozione - nel senso più elementare - che mi suscita ogni fottuto ascolto degli Yuck, per quanto mi riguarda, sono schiavo.


1. A Classic Education - Call It Blazing (Lefse, La Tempesta) 
E' un primo posto di cuore, per motivarlo a parole dovrei essere sbronzo. Non ci provo nemmeno. Quello che spesso non viene detto di Call It Blazing è che le sue canzoni sono senza tempo, potevano essere scritte nel 1967 e potrebbero ancora funzionare nel 2067. È il disco della fuga, perché di fuga parla e perché in fuga ha lanciato la band. Ci sono miglia di vuoto tra loro e il gruppone. E non li prende più nessuno.

mercoledì 28 dicembre 2011

Mallrats

Voglio tipo vivere in questo video. La la la!


mercoledì 21 dicembre 2011

Xmas vibrations: Karibean live a La Belle Epop


E' con il sorriso stampato ancora in viso che vi presento il primo live in radio a La Belle Epop. Venerdì ho voluto invitare negli studi di Radio Città Del CapoKaribean. La band di Osimo quest'anno ha firmato Love, Tears and Spiritual Blessing, un ep autoprodotto favoloso per bellezza e profondità. Inaugurare con loro le session acustiche de La Belle Epop è il più bel regalo di Natale che Enrico Carletti, Corrado Verdolini e Luca Gobbi mi potevano fare. I ragazzi si sono raccontati, hanno suonato e brindato, con gli strumenti, il vino, Enzo e Pietro tutti intorno. In una sola parola, come direbbe Enrico, dinamite!

Su Vitaminic potete ascoltare il podcast dell'intera puntata. Qui invece c'è l'intera sessione in acustico che si è aperta con la dolce e inedita Rainbow Girl e chiusa con Down Before Xmas, brano già battezzato nella compila natalizia di Polaroid e in un festoso video. Buon Surfing Natale a tutti!

venerdì 16 dicembre 2011

Love, Christmas e Karibean alla radio!


Settimana straordinaria questa per Radio Città del Capo, la campagna abbonamenti prosegue imperterrita e esploderà oggi con Tutti al Verde, il mega party al Locomotiv.

Questa però è per invitarvi stasera dalle 21 all'ascolto (streaming) de La Belle Epop alla radio, dove avrò il piacere di ospitare i Karibean. La band surf pop di Ancona ci ha consegnato un fulminante ep d'esordio l'estate scorsa, Love, Tears and Spiritual Blessing l'abbiamo incensato su tutte le spiagge d'Italia e loro intervistati su queste pagine. Per la speciale occasione i ragazzi, che suoneranno dal vivo nella prima acoustic session di sempre per La Belle Epop, hanno promesso brani inediti, coretti matti, canzoni di natale e calici alti. Ulteriore garanzia di festa è la compagnia che mi faranno ai microfoni un maestro il thermos serale, Enzo Polaroid Baruffaldi, e l'enfant prodige della telecamera Pietro Borzì di Less Tv a documentare tutto. Ci si sente in radio, ci si vede poi in pista. A tra poco!
    

mercoledì 14 dicembre 2011

Visiomento, la tv dei Drums


Non sapevo che i Drums avessero aperto una loro tv a circuito chiuso. Tra live in saletta prove, divertissement video e risposte alle domande dei fan, c'è un'ultima trasmissione da non perdere dove il chitarrista Jacob Graham intervista l'influente -ma mai troppo celebrata- band indiepop scozzese The Wake.
 

"In an age of insatiable voyeuristic desire, rampant mass surveillance, and cyber-exhibitionism we have become a society conditioned to transmit and receive images, sound, and information at lightning speed. [...] In response to this deluge of social media and watching, The Drums are pleased to announce the premier of Visiomento, a new series of broadcasts from our very own private CCTV network. Through Visiomento, we will offer a candid and intimate glimpse inside of our studio. We will feature special guest appearances and interviews with artists and musicians we admire. We will broadcast in-studio performances of songs from our new album, Portamento. We will discuss curious topics of interest and provide you with news and updates relating to The Drums."

Pronti! Tutti al verde! Via!


Parte oggi Tutti Al Verde, la campagna abbonamenti di Radio Città Del Capo! Con grande slancio da questo momento fino a domenica il palinsesto della radio verrà rivoluzionato in maniera speciale permettendo agli ascoltatori di abbonarsi alla radio, interagire con le trasmissioni e vincere numerosi premi. Come da comunicato:

"Reagire alla crisi: Radio Città del Capo fa la sua parte e quest'anno ha deciso di dare un nuovo sapore alla classica campagna abbonamenti con cui chiede agli ascoltatori di contribuire al sostegno della sua informazione indipendente. Da una parte un piccolo sconto sulla quota dell'abbonamento (si passa a 80 euro l'anno per abbonamento tipo), dall'altra l'adozione di un giardino cittadino.
Il nome che abbiamo scelto quest'anno è "Tutti al verde", per parlare di strategie di uscita dalla crisi ma anche per lanciare l'azione di ripulitura e “adozione” del giardino Guido Rossa, in Via Ferrarese, al quartiere Navile."



Segnatevi fin da ora in agenda questi tre appuntamenti in città:

- Oggi - 
L'aperitivo all'Ortica (ora 18, in Via Mascarella)
- Venerdì 16 - 
  TUTTI AL VERDE! La festa di Radio Città del Capo con live gli Amor De Dias (Locomotiv Club)
- Domenica 18 -
Evento al giardino Guido Rossa per adottare, o meglio ripulire, rendere più bello e accogliente un giardino pubblico della città. (ore 10.30, in via Ferrarese)

lunedì 12 dicembre 2011

Tutto Molto Bello: le interviste e le polemiche



Il primo torneo di calcetto delle etichette indipendenti organizzato dai règaz di Trovarobato è stato un vero successo. Il resoconto, le interviste e gli highlights di quel caldissimo pomeriggio di settembre passato a giocare allo sport più bello del mondo, sfidando nella Piazza del Popolo di Faenza altre sette label italiane sono state riprese e ora finalmente mostrate da Prodezze Fuori Area. E' successo di tutto e tutti i cliché di un evento calcistico sono stati percorsi: anche io che al minuto 25 mi travesto da sportivo virtuoso e auguro la vittoria del torneo alla 42 Records, squadra che mi aveva appena rubato il sogno della finale. Era una gufata e non ha funzionato. Ringrazio la beneamata etichetta We Were Never Being Boring per avermi reclutato nelle proprie file e permesso di vincere il salame quale premio di capocannoniere. A voi studio.

lunedì 5 dicembre 2011

Widowspeak in cantina a Bologna


Appuntamento particolare stasera in Via Rialto a Bologna. Widowspeak, trio di Brooklyn accasato presso la label indipendente Captured Tracks, suonerà per un'unica data italiana nella cantina di Tatler, profumeria tradizionale nel cuore di Bologna.
La band nel fortunato omonimo album di debutto (ascoltalo qui) ha scritto brani sospesi tra i paesaggi desertici del rock americano dei '50, e la polvere a bassa fedeltà dei '90 più sognanti. Speriamo di essere testimoni stasera di questo miscuglio etereo che dal vivo viene esaltato dalla voce delicata della cantante Molly Hamilton e da contorni di chitarra e batteria estremamente eleganti. Tutti i dettagli sono qui. Ci vediamo giù in cantina.

˜˜˜˜˜˜˜˜˜˜˜˜˜˜˜˜˜˜˜˜˜˜˜˜˜˜˜˜˜˜˜˜
WIDOWSPEAK live 
In Cantina Da Tatler
Lunedì 5 Dicembre, ore 20 
Tatler Perfumery, via Rialto 29/2
˜˜˜˜˜˜˜˜˜˜˜˜˜˜˜˜˜˜˜˜˜˜˜˜˜˜˜˜˜˜˜˜˜

giovedì 1 dicembre 2011

Guards, live dall'obitorio


Guards, sfuggente band indiepop di Brooklyn (già segnalata) che centellina le uscite dal vivo e su disco, suonano in obitorio accompagnati dalla Magik*Magik Orchestra, con la benedizione delle telecamere di Yours Truly. Sarà la solita vana ricerca di stupore per i tre accordi messi bene in fila che mi fa esaltare per questa versione di I See It Coming? Ok, saranno gli ennesimi che arrangiano una buona pop song con l'orchestra e ci mettono i cori epici sopra, hanno lo spettro degli Arcade Fire tutto attorno grosso così ed è stato appena un anno fa che hanno debuttato, ma a me questa performance risulta grandiosa e ho la meraviglia del primo uomo di fronte al fuoco. Prima che straripino, provate a chiuderli nell'ipod.