Rilassatissimo, a pochi minuti dall'inizio del Mondiale dell'Italia, il meno coinvolgente di sempre per quanto mi riguarda, ho letto questo bello scritto di Domenico Santoro su nazionalità calcistica, conoscenza dei proprio limiti e fregare la ragazza all'amico.
E ho ascoltato in repeat questa nuova canzone che i Cat Claws e 42 Records ci propongono come anti popopòpoppopopo, l'inno dell'indimenticabile edizione del torneo del 2006.
Vi linko entrambi come prova che non sono molto in ansia per la partita e no, non sto seguendo nessuna discussione prematch. Evviva la Champions!
[...] i mondiali di calcio sono un evento davvero insensato — e per questo motivo, credo, piacciono molto alla donne: gli uomini di solito preferiscono la Coppa dei Campioni. I mondiali sono cioè uno dei pochi spazi d’irrazionalità rimasti nel globo. (continua qui)
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