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Nulla di strano visto che la maggior parte degli articoli venduti dalla compagnia svedese non viene identificata da un codice, come nel normalissimo noioso resto del mondo, ma da nomi propri di persone e luoghi -pare per venir incontro alla dislessia e al bailamme senile del suo fondatore.
La sottigliezza per la quale mi pare ci sia un bel po' da discutere (sì, anche all'aperitivo potete farlo) è che in particolare tutto ciò che è calpestabile, i volgarissimi tappeti dunque, mutuano il nome esclusivamente da località danesi.
Senso dell'umorismo pari a meno infinito? Imperialismo svedese? Affermazione di superiorità sul resto della scandinavia? L'ombroso curriculum vitae di Mr. Kamprad di certo qualche dubbio lo lascia.
La tavoletta per il water? E' lo stretto di mare tra Svezia e Danimarca!
A proposito di lingua e superiorità svedese e per tornare alle ordinarie futilità di questo posto, ecco un'intervista alle Those Dancing Days (pare manchi la Mimmi) in tutto il loro adolescente splendore makeup free.
Sì, il post era tutta una scusa...
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