Da qualche parte bisogna pur ricominciare. Lo provo a fare con una perla rimasta incagliata tra le pieghe dell'estate, quando ebbi modo di segnalarla solo di sfuggita sul tumblr. Fu proprio quella strana istantanea di copertina a colpirmi dal momento che il nome Brother Sun, Sister Moon non l'avevo in rubrica. La risposta su che cosa si celasse dietro la maschera del lungo Mickey Mouse inginocchiato sull'erba al cospetto di una gigantesca Minnie, arrivò tramite cassetta su Cooper Cult. Duo inglese, lui con un buon gusto nell'impastare gracchianti sample vintage a lucida elettronica, lei con una voce essenziale e bucolica che si riverbera nell'aria fendendo con garbo e facendo luccicare la polvere tutta intorno. Il disco cita con la stessa innocenza prewar folk e trip hop e poi posiziona nel presepe degli ultimi sessanta anni di musica anglosassone i My Bloody Valentine tra i cinguettii e le campane di una chiesa di campagna. Davvero una preziosità senza classifica con cui perdere i riferimenti di spazio e tempo questo piccolo disco, da ora per qualche giorno in ascolto e download gratuito su bandcamp.
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