giovedì 4 agosto 2011

Cose belle che abbiamo perso

mentre eravamo altrove a fare altre belle cose



Edwyn Collins che canta l'inno Rip It Up all'Indietracks.
Il festival più pucci d'Europa quest'anno ha ospitato tra le colline del Derbyshire la leggenda dell'indiepop scozzese. Almeno lui, secondo il Guardian, è il "jangle-pop godfather" e non uno degli altri artisti in programma che invece il quotidiano britannico recensisce grossolanamente come "so obscure you have to wonder if they've even heard of themselves".




King Krule che incanta la spiaggia del Midi Festival con Has This Hit.
Ogni estate mi riprometto di organizzarmi per andare al piccolo festival francese splendidamente localizzato sulla costa azzurra, poi alla fine mi rimane solo il suo sito tra i preferiti. Il cartellone è sempre composto da nomi scelti con tanta cura, spesso viene anticipato l'hype di alcune band prima che questo abbia preso corpo in festival più blasonati. Per dire, una delle prime performance in Europa dei Girls fu proprio lì, era il 2008. Quest'anno è toccato a King Krule, prodigio inglese di sedici anni che qualche mese fa ha fatto scrivere molto di sé, ma si chiamava Zoo Kid. Sicuramente ne parleremo ancora del rossiccio con la voce da adulto e del suo sound influenzato dall'hip pop cockney di The Streets e dal brit pop con le chitarre jazzy.

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