Il 18 Maggio di trenta anni fa moriva Ian Curtis. Nel decennio successivo i miei gusti musicali erano confusi e appena in embrione, non ascoltavo i Joy Division e non leggevo Rumore.
Oggi recupero questo articolo di Fabio De Luca del '95 e la compilation pubblicata dalla Vox Pop nell'89 dove, tra gli altri gruppi del sottobosco italiano del tempo che rendono omaggio alla band di Manchester, sbrocco letteralmente nel ritrovare gli Allison Run del (mio mito) brindisino Amerigo Verardi, poi leader degli immensi Lula, dei Lotus e infine produttore delle prime cose dei Baustelle e Virginiana Miller, a rifare Ceremony.
Campanilismi a parte, vale proprio la pena sia la lettura che l'ascolto della raccolta. RIP Ian.
2 commenti:
"Nel decennio successivo i miei gusti musicali erano confusi e appena in embrione, non ascoltavo i Joy Division e non leggevo Rumore."
:)
una volta stavo parlando con il mio guru spirituale (il mio ex prof di disegno) dei joy division e gli chiesi:
"ma come l'avevi presa la morte di ian curtis?" e lui "e....niente, era morto quello sbagliato"
mi ha sempre fatto ridere
E' vero che tra gli altri ha avuto il grosso merito di aver indicato la via del ballo a un sacco di ragazzini impediti ma prendiamola così: no Morte di Ian, no New Order, no Party!
ciao,
fe.
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