mercoledì 21 maggio 2008

Should I stay or maybe cry?

If life is moving why should I?

A Eagle Rock, un trio di posati ragazzi losangelini appena usciti dall'università, dopo un soggiorno a Londra decide di dar vita ai Princeton. Ma la città è cara, lì con loro solo una chitarra e un paio di bacchette.
Come se nella precarietà e nell'amore verso la letteratura si trovasse l'ispirazione, i gemelli Kivel e l'amico Usen cominciano a buttare giù delle idee senza gli strumenti: un pop delicato e bucolico con le ritmiche che richiamano da lontano l'ultima moda dell'afro.
Prendendo in prestito gli archi dei Midlake (The Waves) arrivano ad una formula che rispetto a questi si rivela meno morbosa. I Princeton sprizzano salute, che ne so, come lo si poteva fare negli anni '60. Con mandolino e flauti vestono i loro pezzi di leggerezza tale che danno l'impressione di finire, all'improvviso impalpabili, non appena se ne assapora il gusto.
Sono quattro i brani all'interno del Bloomsbury Ep, ciascuno è omaggio ad un componente dell'omonimo e allora chiacchieratissimo circolo intellettuale attivo nella Londra del primo novecento che aveva come personaggi di spicco i coniugi Woolf. Proprio ai tormentati Virginia e Leonard sono dedicate le canzoni qui sotto. L'intero EP invece si può ascoltare in streaming sul myspace della band.

[empitrì] Princeton - The Waves
[empitrì] Princeton - Leonard Woolf

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