Prendete sette scalmanati giovani gallesi e lasciateli decantare per un paio d'anni in una cantina a sud di Cardiff. Nell'attesa che venga fuori qualcosa d'interessante nutriteli di dischi K e Sarah Records spolverandoli di tanto in tanto con twee pop vecchia scuola à la Wedding Present ed Hefner. Dotateli di numerosi strumenti così che l'intento sia orchestrale: bene xilofoni e violini, non esagerate con le chitarre. Anche se ancora acerbi assicuratevi che siano sfrontati e citazionisti a sufficienza per farli uscire fuori città e suonare in giro per la nazione. Non dimenticate nel frattempo di registrare una manciata di riempipista e una volta decisi adeguatamente titoli, scaletta e formati, di spedire in tempo il prodotto alle webzine che contano. Quando chiacchierati al punto giusto e linkati in abbondanza fate uscire con Wichita/Arts & Crafts un vero e proprio album e mandateli in giro per il mondo. Non disdegnate le grandi vetrine.
Per vedere finalmente all'opera la band dalle vostre parti, utilizzando il mezzo di trasporto che più gradite, recatevi il 7 Marzo al Covo di Bologna ma non dopo aver assunto un'adeguata dose di bibite energizzanti e alcool q.b. per non sfigurare durante la danza dalla band e dai djset post concerto proposta.
[video] Los Campesinos - Don't tell me to do the Math(s) live @(Behind) Closed Doors]
Per non rimanere con la sensazione di secchezza delle fauci tipica dell'abbuffata compulsiva e per addolcire il palato aggredito il giorno prima dagli impeti tweecore dei Campesini, la soluzione potrebbe essere scegliere della musica ad alto contenuto di saccarina e dai colori pastello intenso di quelli che gli interior designers solitamente scelgono per colorare le pareti delle camere da letto o delle sale d'aspetto. Prendete quindi un band italiana che canta in italiano, due massimo tre componenti saranno sufficienti. Affidate loro gli strumenti più gentili che potete e lasciateli che si divertano e soffrano come adolescenti sensibili e mascalzoni tra i banchi del liceo.
Sabato 8 Marzo poi controllate bene cosa ne è venuto fuori: basta andare al Ponterotto di Montelupo Fiorentino (Fi) e sedersi su uno di quei divanetti che lo rendono così accogliente. Prendete il vostro tempo e aspettate che i Chewingum venuti a bella posta da Senigallia vi portino nel loro regno di folk pop e bossanova. Sorridete.
[empitri] Chewingum - No guarda scusa devo andare
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